Ventilatori Coronavirus – Convertire le fabbriche di automobili in impianti dove produrre attrezzature mediche contro il Covid-19. Sarebbe questo il piano di General Motors e Ford per contrastare l’emergenza Coronavirus negli Stati Uniti. Nella fattispecie, i due gruppi si sono presentati al banco delle trattative con la Casa Bianca, presentando un progetto di vitale importanza: produrre ventilatori contro il coronavirus.
Ventilatori Coronavirus – Disponibili solo 5000 apparecchi in Regno Unito
Come riportato sul numero del Financial Times datato 21 marzo, GM, Ford e governance della White House si sono incontrate nella giornata di mercoledì. Secondo l’OMS, infatti, gli Usa sono attualmente il terzo Paese al mondo per numero di contagi. Sono 30mila casi di positività negli Stati Uniti (di cui 10mila accertati solo nella giornata di ieri), e 374 decessi.
Dopo Tesla – che ha chiuso i battenti dopo un’ordinanza federale dello Stato Californiano – molte altre aziende Automotive sul territorio americano si sono fermate. Ford, GM e Fiat Chrysler hanno stoppato la produzione di veicoli in tutti gli stabilimenti nordamericani.
La notizia è circolata rapidamente, tanto da echeggiare pure in Regno Unito. L’NHS, infatti, afferma che non sono sufficienti i “cinquemila macchinari di ventilazione già pronti“.
GM e Ford, dunque, intendono andare a fondo, chiedendo un nulla osta al governo americano per produrre ventilatori e altri macchinari anti coronavirus. Il tempo stringe, perché oltre nonché la necessità di ottenere la certificazione di idoneità, gli stabilimenti dovrebbero attenersi a requisiti di carattere medico.
Coinvolte altre case automobilistiche nel disegno Ford-GM
General Motors ha assunto il compito di portavoce delle trattative in Usa. Si tratta di ruolo particolarmente delicato, considerando l’opinione pubblica statunitense sulla pandemia Covid-19. Interessante è quanto riporta il FT, che ha raccolto in esclusiva le dichiarazioni di un portavoce di GM.
“L’amministratore delegato di GM Mary Barra era in contatto con l’amministrazione oggi per fornire un aggiornamento sulla decisione di sospendere la produzione. Ha anche indicato che GM sta lavorando per aiutare a trovare soluzioni per la nazione in questo momento difficile e si è offerto di aiutare, e stiamo già studiando come possiamo potenzialmente sostenere la produzione di attrezzature mediche come i ventilatori” – Portavoce di GM al Financial Times
Sono seguiti, poi i commenti di Larry Kudlow, direttore del National Economic Council. Kudlow ha aggiunto anche Ford, Honda, Jaguar Land Rover e Toyota alla lista dei possibili produttori di apparecchiature mediche. E’ chiaro che il Governo statunitense sta studiando un “Piano B” con il premier britannico Boris Johnson, da percorrere assieme alla proposta di GM-Ford.
Spetterà, infine, al sindacato degli operai UAW un’importante voce in capitolo. I tempi, però, sono stretti, perché il contagio soprattutto negli USA sta conoscendo un’impennata significativa nelle ultime ore. Se l’Automotive può offrire davvero risposte e sostegno alla pandemia Covid-19, alle forze di Governo è imposto, in linea di principio, di agire. In fretta.
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