La Fondazione Venanzio Crocetti e il Cavaliere della Pace

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Di Redazione Metropolitan

Venanzo Crocetti – Cavaliere credits Fondazione Crocetti Roma

Nell’anniversario della nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e della sua missione per la pace nel mondo,  ricordiamo il maestro del Novecento Venanzo Crocetti e la sua opera il Cavaliere della Pace.

Venanzo Crocetti

Nato a Giulianova (Teramo) il 3 agosto del 1913, Venanzo Crocetti dimostra prestissimo elevate doti artistiche. A dodici anni Venanzo Crocetti è orfano in situazione di miseria. MA sarà proprio quel talento, quel desiderio del fare e del creare a salvarlo dalle dure prove che l’infanzia e l’adolescenza gli riservarono.

Venanzo Crocetti diventerà un grande maestro scultore del Novecento. Erede di Arturo Martini alla cattedra di scultura di Venezia nel 1946, è l’autore dalla Porta dei Sacramenti della Basilica di San Pietro inaugurata nel 1966. Tutte le sue opere, realizzate in un arco temporale di quasi ottant’anni, saranno frutto di lavoro ininterrotto, di un’attività che non conosce pause. Le sue opere diventeranno la sua famiglia, i sui figli e tutto il suo mondo.

Il Cavaliere della Pace

Questa opera costituisce uno dei soggetti più amati dal maestro, quasi a eredità di un messaggio universale. La genesi dell’opera è ricca di studi preparatori a partire dalla rielaborazione dei grandi gruppi equestri della tradizione. Nonostante ciò in Crocetti questo soggetto è lontanissimo dall’essere espressione di un potere militare. E’ un soggetto bucolico, spontaneo e ricco di naturalismo, proprio ad invocare pace cosmica. Una versione di questa opera è visibile nel giardino della Fondazione Crocetti a Roma.

Il viaggio del Cavaliere della Pace

La grande scultura fu poi inviata nel mondo per una missione di pace. Infatti il proprio viaggio attorno al mondo da Hiroshima il 6 agosto 1989, per il 44° anniversario del lancio della prima bomba atomica. La statua proseguì poi per New York, presso la sede del palazzo dell’ONU per celebrare la giornata del 16 ottobre, giornata internazionale del disarmo. In seguito l’opera continuò il suo viaggio di pace a Roma, San Pietroburgo, Ginevra, Mosca, Strasburgo, Budapest. Esposta al centro del salone dell’Heremitage nel 1990, fu ospitata nel 1991 nella sede del Parlamento Europeo di Strasburgo.   La missione che fu chiamata ad assolvere si rinnova ogni giorno:

Fare dell’animo umano un’opera d’arte, vivere nel sentimento poetico della fratellanza, senza dogmi o divisioni. In sintonia col divenire illuminato di ogni cosa. (2015 Paola Goretti)

Fondazione Venanzo Crocetti

La Casa-Museo Venanzo Crocetti di Roma accoglie le opere realizzate dallo scultore in un arco temporale di oltre settant’anni di attività creativa. Vi sono esposte novanta sculture in bronzo e una di marmo e altre opere databili dal 1930 al 1998. Articolato su due piani, il Museo è composto da cinque sale per l’esposizione permanente. Le sue Opere esprimono la dedizione alla Arte da parte del maestro, pari ad una vocazione spirituale. Nella sua Casa Museo è possibile ricostruire le fasi della sua maturità artistica e avvicinarsi ai temi più cari all’artista, per conoscere una parte importante della storia artistica del Novecento.

Fondazione Venanzo Crocetti

Fra le opere troviamo il Bozzetto per la porta di San Pietro in Vaticano del ’58Gazzella ferita e Fanciulla al fiume del ’34.  Molti sono soggetti cari alla poetica del maestro ospitati nel museo. Tra i più recenti ricordiamo La Maddalena del 1973-76Modella che riordina i capelli dell’85 Maternità del ’98.

In tutte le sue creazioni si percepisce un ritmo incalzante in un movimento che rimane fluido. Un autore sincero, che aderisce alla tradionale eleganza classica rinnovandone la forza. Nelle sue opere si sente l’echo della tradizione, l’eleganza dell’antico e la moderna sensilibità volta all’esseziale.

di M.Cristina Cadolini