È il Verona di Aglietti la seconda finalista dei playoff di Serie B: gli scaligeri passano all’Adriatico di Pescara grazie al rigore trasformato al 74′ da Di Carmine. Pillon fuori dall’ultimo atto.

Derby veneto nella finalissima dei playoff di Serie B che mette in palio l’ultimo posto disponibile per salire in Serie A. Dopo l’affermazione esterna del Cittadella sul campo del Benevento, è il Verona di Aglietti ad imporsi lontano dal Veneto. Gli scaligeri meritano il pass alla finale: il Pescara bada più a difendere il pareggio al cospetto di un Verona frizzante che, soprattutto nei primi quarantacinque minuti, meritava il vantaggio. Decide il match il solito Di Carmine, su calcio di rigore. Saranno Hellas e Cittadella a contendersi la massima serie.

Precedenti in stagione

Il Pescara padrone di casa, grazie alla retrocessione all’ultimo posto del Palermo per illecito amministrativo, gioca la sua seconda partita nel torneo dei playoff di Serie B. Il Verona è dovuto passare dalla forche caudine del quarto di finale, giocato in casa, contro il Perugia di Nesta: gli scaligeri sono approdati al penultimo atto sconfiggendo gli umbri con un rotondo 4-1. Nella gara d’andata del Bentegodi, nonostante le numerose palle goal, il risultato non si è schiodato dallo 0-0 iniziale.

Alla banda Pillon, in virtù del miglior posizionamento in classifica, basta non perdere per approdare alle finalissima che regalerà l’ultimo posto disponibile per la Serie A. Nella regular season vinta dal Brescia, le due compagini si sono incontrate, ovviamente, due volte: al Bentegodi s’impose il Verona con un netto 3-1 in virtù delle reti siglate da Danzi, Di Carmine e autogol di Del Grosso, mentre la rete ospite fu griffata dal solito Mancuso. Nella sfida dell’Adriatico, Sottil e Faraoni inchiodarono sul pareggio il risultato finale.

Il salvataggio di Scognamiglio su Di Carmine (Credit: Paola Garbuio/LaPresse)

Pescara-Verona – Il tabellino

Pescara(4-3-3): Fiorillo; Balzano, Scognamiglio, Bettella, Pinto; Memushaj, Brugman, Crecco; Marras, Mancuso, Sottil. All: Pillon.

Verona (4-3-3): Silvestri; Faraoni, Dawidowicz, Empereur, Vitale; Henderson, Gustafson, Colombatto; Matos, Di Carmine, Laribi. All: Aglietti.

Marcatori: 74′ (R) Di Carmine

Terna arbitrale: Abbattista (arbitro); Vecchi-Fiore (assistenti); Illuzzi (IV Uomo); Ghersini (Var); Minelli (Avar).

Lo stadio di Pescara (Credit: City Rumors.it)

La cronaca

I primi dieci minuti di match sono favorevoli agli ospiti che, ovviamente, premono sul piede dell’acceleratore: il Verona, per agguantare la finalissima, deve vincere obbligatoriamente all’Adriatico. Il Pescara, dal canto suo, riesce a difendere in modo ordinato proteggendo Fiorillo senza troppi problemi. Gli scaligeri certificano la maggior aggressività griffando la prima occasione da goal: al 17′ bel cross di Henderson che trova Laribi solo in area di rigore, lo stacco di testa dell’ex Cesena non inquadra la porta.

Al 23′ Laribi veste i panni dell’assist-man: suggerimento per Matos che cerca la deviazione aerea, la sfera termina placida fra le braccia dell’estremo difensore degli abruzzesi. Al 27′ recupero palla del Pescara, Marras per Sottil che sterza e calcia, il tiro è deviato dalla retroguardia scaligera che complica l’intervento di Silvestri. Palla in corner. Al 30′ Laribi, il più pericoloso dei suoi, difende palla col fisico e si gira velocemente calciando dai trenta metri: palla altissima.

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Laribi, il migliore del primo tempo (Credit: Dazn)

La ripresa

Nella ripresa torna aggressivo il Verona ma è il Pescara a sfiorare due volte la rete del vantaggio: i biancazzurri rubano palla ed azionano Sottil che, dalla fascia, mette al centro una palla tagliata, Marras sbuca in spaccata sul secondo palo ma non trova l’impatto con la sfera. Lo stesso Marras al 49′ si mette in proprio tentando la conclusione dal limite, la sfera viene deviata e per poco non beffa l’incolpevole Silvestri.

È un buon momento per i padroni di casa che schiacciano gli avversari collezionando palle goal: questa volta è Memushaj che impegna l’estremo difensore dei gialloblu. Nonostante l’avvio di secondo tempo balbettante, il Verona è vivo e lo dimostra al 55′ quando Faraoni calcia malissimo da posizione ghiottissima, Fiorillo ringrazia. Al 61′ ancora pericolosa la squadra di Aglietti: al 62′ Di Carmine gira di testa un traversone dei compagni, sfera di poco a lato.

La partita si tramuta in un botta e risposta elettrizzante: al 66′ Crecco crossa basso in area trovando a rimorchio Mancuso che calcia di prima intenzione sul primo palo, Silvestri è strepitoso e si rifugia in angola; sul capovolgimento di fronte è Matos a guidare il contropiede prima di concludere maldestramente. Al 74′ svolta nel match: Di Carmine viene affossato da Scognamiglio in area, per Abbattista è rigore. Lo stesso attaccante si presenta sul dischetto e fulmina Fiorillo.

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Di Carmine festeggiato dai compagni (Credit: Sky Sport)

Gli ultimi minuti di Pescara-Verona

Al 77′ Silvestri anticipa Bellini ingoiando il pallone in uscita bassa, intervento importantissimo. Grandissima occasione per il Pescara al 83′: Marras per Mancuso che difende palla e s’incunea in area, l’attaccante viene chiuso in angolo sul più bello. Al 92′ gli abruzzesi restano anche in dieci per il doppio giallo commissionato da Abbattista a Scognamiglio. Sull’espulsione, evaporano le chance pescaresi: il Verona passa meritatamente all’Adriatico e raggiunge il Cittadella nella finalissima.

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