Verso il Draft: Aaron Nesmith

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Di Redazione Metropolitan

Verso il Draft torna con un’altro appuntamento, dopo aver parlato nell’ultima occasione di Precious Achiuwa. Oggi ci sposteremo a Nashville, in Tennessee, per vedere da vicino il talento di Aaron Nesmith.

Aaron Nesmith prima del Draft

Aaron Nesmith, Vanderbilt / Associated Press

Aaron Nesmith nasce a Charleston, in South Carolina, il 16 ottobre 1999, e si appassiona subito alla pallacanestro. Si fa vedere all’High School con la sua Porter-Gaud, ma non riceve offerte dalla Division I della NCAA finchè non diventa senior. Infatti Nesmith si fa notare in un torneo AAU (Amateur Athletic Union) a Charlotte. Qui ESPN alza la sua valutazione a 4 stelle, e sceglie di accogliere l’offerta di Vanderbilt, rifiutando atenei come Florida, South Carolina, Virginia Tech, Harvard e Columbia.

Nella sua prima stagione, da back up di Darius Garland, totalizza buone medie: 11 punti, 5.5 rimbalzi e 1.4 assist in 32 partite giocate. Nella stagione da sophomore invece Aaron Nesmith si prende la scena, nonostante la stagione dimezzata a causa della pandemia e dall’infortunio. I numeri parlano chiaro, infatti Nesmith passa a 23 punti a partita, calando un po’ in rimbalzi (4.9) e assist (0.9). I suoi numeri si alzano ulteriormente nelle due partite disputate del SEC Men’s Tournament, dove totalizza 26 punti e 7 rimbalzi di media.

I punti di forza

Aaron Nesmith, Vanderbilt / Sam Carbine

Aaron Nesmith è un tiratore puro, che ha totalizzato statistiche incredibili prima di subire un infortunio al piede che ha terminato in anticipo la sua stagione. Ha dimostrato un range di tiro surreale, dimostrando che non dovrebbe subire troppo il passaggio da NCAA ad NBA. Nesmith possiede una movenza di tiro pulita ed efficace, e va al tiro molto velocemente dopo aver sistemato i piedi. Nell’ultimo anno inoltre ha aggiunto al suo bagaglio tecnico finte con la palla, jab steps e movimenti senza palla per liberarsi al tiro. Tutto ciò grazie al suo studio per i grandi giocatori NBA come Stephen Curry e James Harden.

Nonostante non disponga di una grande velocità di piedi, Aaron Nesmith mostra l’abilità di difendere utilizzando le sue lunghe braccia e la sua solida tecnica.

Nelle 14 partite disputate nella sua stagione da sophomore si è dimostrato un tiratore da tre punti estremamente prolifico, realizzando 4.3 triple a partita su 8.2 tentativi di media. E’ inoltre un solido saltatore e schiacciatore, infatti le sue braccia gli consentono di salire ben sopra il ferro. Il suo corpo è NBA ready, con la parte sopra del corpo molto forte, la quale gli consente di realizzare con il contatto.

I punti deboli

Aaron Nesmith, Vanderbilt / USATSI

Aaron Nesmith non possiede una gran visione di gioco una grande abilità di passaggio. Nonostante abbia mostrato l’abilità di schiacciatore e realizzatore in contropiede, non è il più dinamico degli atleti. La sua parte inferiore del corpo infatti è troppo rigida, e pecca di fluidità per essere un’ala.

Il suo ratio tra assist e palle perse lascia perplessi: in stagione ha totalizzato infatti 0.9 assist, a fronte di 1.7 palle perse a partita. E in stagione Nesmith ha affrontato solo una squadra delle Top 25, ovvero Auburn. Il suo controllo di palla sembra incepparsi quando attacca il canestro, e manca di velocità.

Aaron Nesmith nel Mock Draft

Aaron Nesmith, Vanderbilt / Yahoo Sports

Aaron Nesmith non è il giocatore più talentuoso del prossimo Draft NBA, e infatti i Mock Draft lo dimostrano. Il nativo di Charleston però dovrebbe finire agilmente nella Lottery, è infatti dato dopo la decima scelta, tra la undicesima e la quattordicesima. Insomma, quasi sicuramente una squadra tra San Antonio Spurs, New Orleans Pelicans, Sacramento Kings e Boston Celtics sarà la prossima casa di Nesmith.

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