È arrivata questa mattina la notizia che vedrebbe Italia Viva aprire una petizione contro il reddito di cittadinanza. “Dal 15 giugno partiamo per la raccolta di firme per l’abolizione” ha scritto su Facebook il leader del partito Matteo Renzi, sottolineando la volontà del suo gruppo di “cambiare soprattutto il mondo del lavoro per i più giovani”.

Il RdC è “uno strumento sbagliato”

Il coordinatore nazionale di Italia Viva dà supporto a Renzi definendo il Reddito di Cittadinanza “uno strumento sbagliato” che “va riscritto tutto”. “Siamo al paradosso che spendiamo un sacco dissolvi ma ci sono poveri senza aiuto, disoccupati senza proposte di lavoro, aziende senza lavoratori, più lavoro nero” scrive Rosato sui social. Aggiunge poi che “ci vogliono più soldi per la lotta alla povertà, risorse direttamente alle aziende che assumono, più soldi in busta paga a chi lavora”.

Questa volontà di Italia Viva potrebbe derivare dai recenti dati Inps, secondo i quali ad aprile 2022 i nuclei beneficiari di Reddito e Pensione di Cittadinanza sono stati 1,19 milioni in totale (quasi 1,09 milioni RdC e 103mila PdC) con 2,65 milioni di persone coinvolte ed un importo medio erogato a livello nazionale di 561 euro. La gran parte delle famiglie beneficiarie, secondo le statistiche, risiede al Sud e nelle Isole, nelle cui Regioni l’importo medio è di 590,61.

Le repliche di M5S e Lega

Il Senatore del M5S Gabriele Lanzi ha replicato al nuovo obiettivo di ItaliaViva sostenendo che “il Paese è allo stremo, fiaccato da due emergenze senza precedenti, ma per alcuni politici, la soluzione è quella di abolire il reddito di cittadinanza. Non si riesce a comprendere come, a fronte di tutti gli sprechi ad oggi esistenti, si voglia andare a togliere un sostentamento economico essenziale a chi non ha nulla”. Al commento si unisce la replica pubblicata su Twitter dal sottosegretario Carlo Sibilla, il quale scrive che “i milionari non si toccano, ma chi prende 700 euro al mese va stangato. Il solito Robin Hood al contrario. Il neo-rinascimento italo-arabo secondo i renziani”.

Al contrario, per il leader della Lega Matteo Salvini la misura del reddito di Cittadinanza necessità di importanti cambiamenti. “Ho detto al premier Mario Draghi di cambiare radicalmente il Reddito di Cittadinanza, che sta diventando uno strumento di lavoro nero e disoccupazione”. Salvini ha inoltre sottolineato che “dopo tre anni di esperienza è evidente che qualcosa non funzioni”.

Ginevra Mattei

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