Via alle danze

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Di Redazione Metropolitan

Con il 15 Dicembre, data dalla quale si possono scambiare i free-agent firmati in estate, ormai alle spalle, alcune franchigie si stanno domandando se sia il caso o meno di iniziare a muoversi per migliorare o per ricostruire definitivamente.

Ariza, in una delle poche partite in maglia Suns, in azione allo Staples Center contro i Lakers
(Credits to: lakersnation.com)

Due squadre, oltre a quelle che già avevano completato gli scambi, cioè Milwaukee (che ha scambiato Dellavedova e Henson a Cleveland in cambio di Hill) e Philadelpia (Che si è aggiudicata Jimmy Butler (Per saperne di più sulle possibilità future di Sixers e Timberwolves, clicca qui)),  si sono mosse appena ne hanno avuto l’opportunità: Washington e Phoenix. I Wizards erano una delle squadre più “calde” da questo punto di vista e, considerato il pessimo avvio di stagione, in molti pensavano che si sarebbero liberati di uno dei due All-Star sotto contratto (Con Wall dato come partente più probabile rispetto a Beal) e invece si sono assicurati i servigi di Ariza, spedendo ai Suns Rivers (Il figlio di “Doc”, arrivato in estate dai Clippers in cambio di Gortat, probabilmente sarà tagliato da Phoenix e firmerà a Memphis) e Oubre Jr., per cercare di risollevare la stagione ed arrivare agevolmente ai Playoff.

La coppia che gestisce i Lakers, Magic Johnson e Rob Pelinka

Nonostante i problemi avuti nell’imbastire la trade (Allo scambio avrebbe dovuto partecipare anche i Grizzlies ma non se ne è fatto più nulla dato il misunderstanding tra loro e i Suns su quale dei due Brooks sarebbe dovuto andare in Arizona), Washington ha dato il via alle danze, mettendo a disposizione di coach Brooks uno dei migliori 3&D della Lega senza rinunciare a pedine importanti. Gli sconfitti di questa operazione, sono senza dubbio i Lakers, visto che molti li davano come primi pretendenti all’ala ex-Rockets, ma le richieste eccessive dei Suns (Phoenix pretendeva dai gialloviola o una prima scelta o che trovassero una terza franchigia dalla quale ricevere una giovane promessa) hanno fatto desistere Johnson e Pelinka che erano disposti a mettere sul piatto Caldwell-Pope e poco altro. Nonostante abbiano perso il “treno” Ariza, Los Angeles è una delle squadre che probabilmente si muoverà prima della Trade Deadline di Febbraio, ma, stando alle voci che arrivano dagli insider NBA, rinunceranno a scelte o ai migliori giovani (Ingram, Kuzma, Ball e Hart) soltanto per una Superstar e, al momento, il nome più gettonato è quello di Anthony Davis, lungo dei Pelicans che sta affrontando una stagione perdente in Louisiana data l’estrema competitività della Western Conference e che quindi potrebbe desiderare di cambiare aria.

Uno dei rari momenti “felici” di Melo nella sua avventura texana
(Credits to: nbcsports.com)

Sempre a Ovest, anche i Rockets sono alla ricerca di uno scambio per uscire dalla situazione di stallo di questa stagione (Per la panoramica sulla Western Conference, clicca qui) ed aggiungere i pezzi mancanti per riprendere la corsa ai Warriors. Il più accreditato a lasciare il Texas è senza dubbio Carmelo Anthony, grande acquisizione dell’estate dei Rockets che però ha disatteso ogni aspettativa ed è stato messo fuori dal roster attivo dopo soltanto 12 partite (Sul perché l’ex-Knicks, come altri giocatori, poteva rivelarsi un’arma a doppio taglio, clicca qui); seguono poi Knight e Chriss, arrivati anche loro in estate, ma via trade, da Phoenix, e ancora fuori dalle rotazioni di Mike D’Antoni.

Oltre a queste, che sono le squadre apparentemente più attive, tante si sono già iniziate a muovere, sondando l’interesse della altre franchigie sui loro giocatori disponibili o chiedendo informazioni riguardo avversari che suscitano il loro interesse, senza però prendere frettolosamente le decisioni, poiché la fortuna, nella NBA moderna, premia chi sa avere pazienza e, nonostante per alcuni sia più facile che per altri (Dipende molto dalla situazione della squadra e dalle aspettative intorno ad essa), tra qui e Febbraio si vedranno mosse estremamente ponderate e tante franchigie proveranno a prendere o la strada vincente da subito o punteranno su una ricostruzione quasi totale.

 

                                                            Marco Azolini