Chiunque abbia anche solo un account social si sarà reso conto di come i video siano diventati uno dei contenuti più apprezzati e interattivi del web. Sui social sono diventati la forma di comunicazione principale, tant’è che sono nate nuove piattaforme concentrate esclusivamente sul contenuto video.
Ci riferiamo, tra le tante, a Twitch e TikTok per esempio, note al grande pubblico per via dell’innovazione che sono state capaci di portare sul mercato digitale. Come illustrato sulle pagine dei migliori Magazine Produzione Video, infatti, il contenuto multimediale per eccellenza sembra esser diventato quello che possiamo “consumare” in fretta, ossia guardare velocemente e condividere con chi ci è attorno.
Un contenuto video, oggi, diventa estremamente virale anche quando non presenta particolari effetti speciali o tecniche di realizzazione. Pertanto viene spontaneo chiedersi: qual è la chiave del successo dei video dei nostri giorni? Proviamo a rispondere.
Successo e viralità non sono la stessa cosa
Innanzitutto c’è una bella differenza tra avere successo e diventare virali. Nel primo caso ci si riferisce a contenuti video mirati, strategici ed efficaci e, quindi, utili per raggiungere l’obiettivo per cui sono stati prodotti. Nel caso della viralità, invece, parliamo di un’improvvisa e repentina popolarità di ampio raggio che può tradursi in opportunità o che, invece, diventa un vero e proprio problema per chi è coinvolto.
Ci sono, infatti, casi di viralità non desiderata, come quelli di persone riprese in momenti particolari della loro vita, magari durante una discussione, una figuraccia o una crisi di pianto. Parallelamente ci sono contenuti virali che diventano tali per via della loro qualità, della capacità di soddisfare lo spettatore e, quindi, di poter essere condiviso milioni di volte, da un utente all’altro.
Le tre tipologie di risonanza
La chiave del successo di un contenuto video, quindi, va ricercata dopo aver ragionato sull’obiettivo da raggiungere. Solitamente, qualsiasi contenuto, per ottenere risonanza, deve inquadrarsi in una delle seguenti tipologie:
- Essere polarizzante, ovvero dividere le persone tra chi è a favore e chi è contro;
- Essere altruistico, ovvero condividere gratuitamente risorse utili senza chiedere nulla in cambio;
- Essere autorevole, ovvero prodotto da chi ha guadagnato già in precedenza una certa popolarità nel settore per la quale otterrà sempre maggiori attenzioni di un perfetto sconosciuto.
Divisivi, altruistici o autorevoli?
Nel primo caso ci si posiziona in una sfera comunicativa complessa, per la quale esperti filosofi, sociologi e persino politologi hanno detto la loro. Esiste una letteratura incredibile sull’argomento che potremmo riassumere come “Divide et Impera”. In pratica quando si prende una posizione sul web, o sul dibattito pubblico, questa tenderà a dividere le persone, rafforzando i rispettivi ideali di provenienza. Sicuramente è un modo rapido per trovare viralità ma è anche difficile da gestire, soprattutto in termini di reputazione.
Nel secondo caso, invece, un buon contenuto video che offre al mondo qualcosa e che non chiede nulla in cambio, è sempre visto di buon occhio e gode di ottime possibilità di successo. Per farsi notare con dei video autorevoli, in ogni caso, occorre studiare quantomeno le basi di questo sapere, magari leggendo e approfondendo sul web le principali tematiche di settore, e, soprattutto, affidarsi a chi lo fa di mestiere