Milano, pena ridotta per violenza sessuale: “Uomo esasperato dalla condotta troppo disinibita della moglie”

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Di Redazione Metropolitan

Assurda sentenza della Corte d’Appello di Milano che riduce la pena ad un uomo che aveva costretto la moglie a subire violenza sessuale. Attenuante del tradimento

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Pena ridotta su violenza sessuale

Una vicenda che ha dell’incredibile. Un uomo ha abusato della moglie e dopo essere stato arrestato e condannato, ha avuto la riduzione della pena. Tutto questo a causa dei continui tradimenti da parte della donna, subiti a lungo. È l’incredibile decisione dell’Appello di Milano. Le violenze erano avvenute l’8 giugno 2019 a Vimercate in provincia di Monza e Brianza. L’uomo – un romeno di 63 anni – era stato condannato dal Tribunale di Monza a cinque anni. La Corte d’Appello ha motivato la sua decisione sulla riduzione di pena dichiarando che le due persone vivevano in un contesto familiare degradato. Frequenti le relazioni della donna con altri uomini. Attenuante il fatto che l’uomo considerato ‘mite’ fosse esasperato dalla condotta disinvolta della donna.

Preoccupazione della senatrice Valente

La senatrice Valeria Valente presidentessa della Commissione di inchiesta sul Femminicidio, si è detta preoccupata dopo la sentenza. “Lo sconto di pena è un precedente pericoloso. Ancora una volta la donna vittima si trasforma in soggetto imputato. Ancora una volta agiscono pregiudizi e stereotipi culturali anche in un’aula di tribunale. Inaccettabile. Chiederemo gli atti e approfondiremo il caso. Non può essere il contesto di degrado o i presunti tradimenti della vittima a giustificare una violenza sessuale. Come Commissione d’inchiesta sul Femminicidio, stiamo indagando sulla percezione della violenza da parte degli operatori giudiziari. Gli abusi non possono avere scusanti o giustificazioni”.

Andrea Caucci Molara

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