Ritorna in Serie A, dopo un decennio di assenza, il derby tra Virtus e Fortitudo. Palla a due alle ore 20.30, in un PalaFiera sold-out. Scopriamo come le due compagini si presentano all’appuntamento più atteso dell’anno, ripercorrendo anche le sfide più iconiche.

Il grande giorno è arrivato. Mentre per il resto d’Italia il 25 dicembre è il giorno in cui ci si riunisce tra parenti e ci si dona i tanto attesi doni, Bologna decide anche questa volta di differenziarsi, diventando, a Natale, la capitale del basket italiano. Dalle 20.30 in poi per i bolognesi sarà il momento di dividersi in due fazioni totalmente incompatibili, quella della Virtus e quella della Fortitudo. I pranzi di Natale a Bologna saranno conditi, oltre che dagli immancabili tortellini e dal certosino, da battute e sfottò che rischiano di rendere il clima in tavola non proprio conforme al galateo. La paura di non digerire le portate, dopo la sirena dell’ultimo quarto, è alta.

Virtus, non sei quella di Sassari

Il derby ritorna in Serie A dopo quasi 11 anni, con due roster capaci di arrivare a questo appuntamento in posizioni ambiziose in chiave playoff e in vista delle imminenti Final Eight di Coppa Italia. La Virtus, ancora capolista, ha subito domenica la seconda sconfitta in campionato contro l’inseguitrice Dinamo Sassari, guidata dall’ex fortitudino Gianmarco Pozzecco. Il +14 finale è un risultato pesante per Djordjevic e i suoi, frutto non solo del dominio sassarese ma anche di molteplici errori delle V Nere.

La Virtus ha pagato la partenza lenta di 0-10 e non è mai stata avanti nei 40′. La squadra è sembrata essere troppo dipendente da Teodosic, autore di 22 punti partendo dalla panchina. Le assenze di Gaines, in dubbio anche quest’oggi per un dolore al ginocchio, e quella per scelta tecnica di Hunter, hanno influito negativamente sull’economia del gioco dei bianco-neri. Grande prestazione di Baldi Rossi, che mette a referto una doppia doppia di 12 punti e 10 rimbalzi. La Virtus non può affidarsi sempre ai singoli, infatti gli uomini di Djordjevic hanno subito il gioco corale dei sardi e la maggiore energia, forse preservata da Teodosic e soci in vista sia dell’atteso derby, sia per la sfida di domenica contro Milano. Ci si attende, quindi, tutt’altro registro quest’oggi al PalaFiera.

Fortitudo, sorprendici ancora

L’ultimo turno di Serie A ha, invece, avuto un epilogo diverso per gli uomini di coach Antimo Martino. La Fortitudo è riuscita a battere Brindisi, alla quarta sconfitta consecutiva, continuando la striscia casalinga di 3 successi di fila. La Effe non va mai in svantaggio e amministra sapientemente, nonostante i tentativi dei pugliesi di rientrare nel match. Vittoria che permette non solo di superare proprio i brindisini in classifica, ma anche di avvicinarsi maggiormente alla conquista delle Final Eight.

Superlativa la prestazione di Henry Sims, che vizia il PalaDozza offrendo una prestazione da 42 di valutazione finale, condita da 17 punti, 17 rimbalzi, 7 stoppate e 5 assist. Seguono l’MVP della 14a giornata, Kassius Robertson, 15 punti, e Maarty Leunen, 14 punti. Martino per il derby riavrà a disposizione Ed Daniel, assente domenica per febbre. La Fortitudo ha speso molto contro Brindisi e, di conseguenza, sarà costretta a centellinare le sue energie. Il derby arriva soltanto dopo tre giorni dall’ultimo impegno ed una squadra che fonda il proprio gioco sull’intensità, potrebbe pagare la maggiore qualità degli avversari. La Effe, però, ci ha abituato alle sorprese, infatti la stagione dei bianco-blu sta procedendo altamente sopra le aspettative.

Virtus-Fortitudo, statistiche e match storici

Il derby odierno sarà il numero 106. Il bilancio in casa della Virtus Bologna vede i padroni di casa guidare con 31 vittorie sulle 22 della Effe, così come per quanto riguarda quello complessivo, che dice 59 vittorie bianco-nere contro le 46 degli storici avversari. E’ la prima volta in cui, questa caldissima stracittadina, si gioca il giorno di Natale, così come è la prima per i due coach, mai stati alla guida di uno dei due club in un derby bolognese. Djordjevic ha disputato sei derby da giocatore, quando vestiva la maglia della Fortitudo. Ex della partita Pietro Aradori, alla Virtus dal 2017 al 2019, da quest’estate in bianco-blu.

PHOTOCREDIT: Repubblica.it
Il “Tiro da 4” di Danilovic

Uno dei momenti ricordati con maggiore piacere dai tifosi virtussini risale alla data del 31 maggio 1998, quando in gara 5 della Finale Scudetto succede qualcosa che segnerà per sempre la storia di questa stracittadina, il cosiddetto “Tiro da 4”. A sei minuti dal termine la Fortitudo guida sul +11, ma Sconochini e Abbio tengono in vita l’allora Kinder. Fucka, in forza alla Effe, a 27 secondi ha tra le mani i liberi per chiuderla, ma, sfortunatamente per lui, sbaglia il secondo. Da lì la partita diventa leggendaria, finché si arriva al momento clou. Danilovic tira da 3 e nello stesso momento subisce il fallo di Wilkins, regalando il libero del pareggio alla Virtus. L’over-time è drammatico per i fortitudini, privi pure di Myers, uscito per falli. La Virtus Bologna si laurea così Campione d’Italia per la quattordicesima volta.

Danilovic vs Myers, la sfida degli anni ’90

Se per i virtussini l’immagine iconica del derby è quella di Danilovic, per chi ha come fede la Fortitudo non si può dimenticare il derby d’andata della stagione 1999-2000. Vittoria di una Effe che arrivava alla sfida prima in classifica, con la Virtus staccata di due punti. Una partita in cui i bianco-blu si sono dimostrati superiori agli avversari, dominando l’intera sfida. Il derby entra nella storia grazie a Carlton Myers, protagonista di una prestazione da 23 punti, ma soprattutto del gesto delle tre dita rivolto al popolo bianco-nero, dopo aver firmato la quarta tripla della sua gara . A fine stagione l’Aquila riuscì a conquistare il primo Scudetto della sua storia.

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