Vittoria e secondo posto in solitaria per i Mammuth

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Di Redazione Metropolitan

Al Palamunicipio i giallorossi si impongono di forza contro il Genzano battendolo 12-4, trascinati da un capitano tutto cuore.

“Per natura gli uomini sono tutti uguali è solo il valore che rende alcuni più nobili degli altri.”

Il senatore romano, ma sopratutto il più importante storico latino, Sallustio, è stato un uomo che ha vissuto in un’epoca che ha segnato in modo indelebile la nostra storia. Un’epoca nella quale il coraggio ed il valore erano riconosciuti ed apprezzati molto di più dell’apparenza.

Adriano Meli in difesa contro il Genzano – Foto Rita Foldi

Sabato scorso, al Palamunicipio è andato in scena lo scontro diretto tra i Mammuth ed il Genzano, che grazie alla vittoria ottenuta la scorsa settimana contro la capolista Civitavecchia aveva conquistato il secondo posto ex equo proprio con i giallorossi. A due turni dal termine quindi la classifica si è infiammata riaprendo i giochi costringendo i capitolini a guardarsi bene dal non fare errori.

I dubbi però si sono diradati dopo appena un minuto di gioco quando i Mammuth sono andati a segno per la prima volta, aprendo le marcature che alla fine della gara sarebbero state ben 12. Una gara condotta sempre dai padroni di casa, capaci di mettere in tranquillità il risultato dando a tutte le linee portate in pista da coach Ingrao la possibilità di giocare e contribuire alla vittoria. Non sono valse a nulla le quatto marcatore del Genzano, se non come orgoglio personale ad una squadra al quale va il merito di aver lottato fino alla fine.

Il Capitano dei Mammuth, Francesco Rossi – Foto Rita Foldi

Ma oggi oltre all’hockey giocato e alla vittoria conquistata da parte dei Mammuth, che si riportano così al secondo posto in solitaria, vogliamo parlavi di una persona in particolare, il capitano giallorosso. In pista come al solito, con la C sul petto, abbiamo visto Francesco Rossi. L’abbiamo visto condurre la squadra, lottare e addirittura segnare una marcatura. Potrebbe sembrare una cosa normale, ma per noi no, noi lo stavamo guardando con un altro occhio perché il nostro capitano è riuscito ancora una volta a stupirci. Venerdì sera, il giorno prima di questa gara importante, a pochi minuti dal termine dell’allenamento di rifinitura Francesco, che si trovava davanti porta in fase difensiva, ha ricevuto una dischettata sulla mano che gli ha provocato la frattura di un dito. Inutile sarebbe dire quale dolore si possa provare, ma lui non solo ha terminato l’allenamento, ma una volta ricevuti i dovuti accertamenti medici ha deciso che il giorno seguente sarebbe stato lì con la squadra.

Noi che lo conosciamo non abbiamo neanche provato a farlo desistere, sappiamo la sua testardaggine e la sua caparbietà e non abbiamo potuto fare altro che assecondare la sua scelta e guardarlo con ammirazione. In un mondo di lamentele e di facili rinunce, c’è ancora chi sa cosa sia il valore. Certo, a volte ci vuole anche un po’ di sana follia e spregiudicatezza, ma gli uomini non sono tutti uguali e noi siamo orgogliosi di avere un Capitano ed un Amico fedele e nobile sul quale poter contare sempre.