Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) decentralizzata o centralizzata?

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Di Alessia Spensierato

Scopriamo insieme caratteristiche e differenze

Sono principalmente due tipologie di sistemi VMC: decentralizzata centralizzata. Ognuno di essi si configura per avere pregi e difetti e si sposa bene con determinate opzioni.

In sostanza è possibile affermare che la Ventilazione Meccanica Controllata Decentralizzata si basa su un impianto che controlla lo scambio d’aria di una specifica area. 

Il suo punto di forza è sicuramente la facilità di installazione ed è la soluzione ideale per tutte le abitazioni o gli uffici già esistenti. Questa infatti non richiede la necessità di inserire tubazioni particolari, non richiede verifiche nel tempo (ogni dieci anni) delle strutture con pulizia alle tubature, accumulo delle polveri sottili né tanto meno richiede alcuna riprogettazione degli impianti ma soprattutto non ingombra l’ambiente in cui viene posizionata

La Ventilazione Meccanica Controllata Centralizzata necessita di più spazio per la sua installazione e del resto risulta avere costi di manutenzione decisamente più elevati e comporta alcune difficoltà strutturali al momento dell’installazione.

Prana ha scelto di realizzare un sistema di depurazione dell’aria interna, in grado di eliminare ogni microrganismo tossico e ogni virus esistente. I sistemi tra cui è possibile scegliere sono centralizzati e decentralizzati a seconda delle proprie esigenze. 

I sistemi decentralizzati sono più utili quando vengono installati in un secondo momento rispetto alla fabbricazione dell’appartamento difatti questa tipologia di VMC richiede solamente un paio d’ore per l’installazione ed hanno dimensioni compatte senza lasciare segni visibile. Inoltre risultano estremamente facili da utilizzare grazie anche ad una comoda gestione in remoto tramite dispositivo mobile. Fiore all’occhiello di questo prodotto è un notevole risparmio energetico.

Prana, grazie all’esperienza nel settore della ventilazione meccanica controllata, ha sviluppato dei sistemi di VMC che permettono di recuperare il calore, rendendo perfettamente salubre l’ambiente. Questi sistemi, oltre a rendere l’aria pulita, sono in grado di prevenire problematiche legate a muffa, umidità, condensa, aria stagnante e sostanze nocive presenti nell’aria. 

I sistemi Prana infatti riescono ad eliminare l’aria viziata che è impregnata di batteri, fumo, odori e CO2. In questo modo tutto l’ambiente viene ripulito e la ventilazione risulta ottimale.

I sistemi Prana sono sviluppati per essere collegati alle reti domestiche e permettono un’efficienza di recupero fino al 96%. La durata di questi sistemi è ultradecennale, richiedono poca manutenzione e hanno un bassissimo livello sonoro il che permette un impianto in qualunque ambiente interno.

Il punto di forza di questo dispositivo unico al mondo è nel suo cuore, ovvero nello scambiatore in rame. Il rame non è una scelta casuale ma attentamente studiata in quanto è l’unico materiale al mondo capace di distruggere batteri e virus. 

Gli studi dimostrano infatti che basta il semplice contatto con il virus, affinché si inneschi un processo di distruzione che in pochissimo tempo rimuove qualunque rischio per la salute umana. Un tempo il rame veniva impiegato negli ambienti pubblici come gli ospedali, poi ha lasciato il passo a materiali più economici e facili da reperire. 

Tuttavia le strutture di un tempo vantavano delle ricerche oggettive molto importanti. Il rame, pur avendo un colorito particolare, è in grado di annientare le minacce per la salute. Si tratta di uno strumento battericida che ha un intervento immediato e nel giro di quattro ore disintegra totalmente ogni minaccia.

Come già detto l’utilizzo del rame non è un fattore puramente estetico bensì, la cognizione della sua potenza come deterrente per la trasmissione di virus e batteri. Il rame è un materiale da sempre condiviso da tutte le culture, si lega bene con altri materiali e permette di ottenere prodotti eccellenti. Una delle poche leghe che si trova già pronta in natura, ottimo conduttore per l’elettricità è anche l’unico in grado di autosterilizzarsi. Per questo durante la rivoluzione industriale divenne primo materiale per utilizzo in appartamenti, oggetti ed edifici. 

Il suo potere era immenso, fino all’avvento del Ventesimo secolo e l’arrivo di sistemi più economici e maggiormente gradevoli esteticamente. Tuttavia ancora oggi il rame è molto utilizzato, basti pensare che i prodotti di grandi case come la Apple hanno architetture interne disegnate in rame. Ciò dimostra la grandiosità di questo materiale e soprattutto la sua efficienza in termini salutistici.

Le ricerche in questo campo sono piuttosto eloquenti e dimostrano che un utilizzo costante del rame all’interno dei sistemi ospedalieri consentirebbe l’uccisione quasi totale dei batteri, il che vorrebbe dire, in termini pratici, una riduzione fino al 60% delle infezioni causate dalla degenza in ospedale e, di conseguenza, un notevole rientro in termini economici per tutte le spese mediche affrontate in ospedale e soprattutto la salvaguardia di vite umane.

Il rame è un composto biostatico per questo motivo nessun tipo di batterio o altra forma di vita può proliferare al di sopra. Questo meccanismo è stato molto utile al punto che da sempre viene impiegato in tantissime produzioni diverse, basti pensare alle applicazioni in campo medico, oppure alle costruzioni di imbarcazioni per evitare che la parte sottostante si riempia di alghe. 

Le leghe di rame sono alla base di moltissime reticolazioni grazie alle loro strutture solide, alla possibilità di resistere alla corrosione e soprattutto in quanto antimicrobici naturali. Il rame è così potente che qualunque tipo di lega si venga a creare sarà sempre resistente allo sviluppo di microrganismi, virus, miceti di ogni tipo. È in grado di distruggere il 99.9% di tutti i batteri anche in poche ore. I suoi benefici sono attestati a livello internazionale per la salute pubblica, questo vuol dire che può ampiamente essere utilizzato.

Ovviamente essendo un materiale così prezioso ha un costo elevato ed è proprio questa la causa che ha portato negli anni molte aziende alla scelta di materiali di commercio più semplici da reperire e soprattutto adoperare da un punto di vista economico. Tuttavia Prana ha scelto di costruire dei meccanismi di ventilazione dal cuore in rame ed offrire comunque dei prezzi competitivi per il mercato di riferimento. 

Creare dei VMC con il rame vuol dire mettere a disposizione dei clienti degli strumenti salva vita. Avere ad esempio in un momento come questo, un sistema di ventilazione in casa, vorrebbe dire avere la certezza che questo sia in grado di abbattere il Coronavirus in entrata e in uscita.

Purtroppo la salute umana è sempre più esposta ai pericoli, quello che stiamo vivendo oggi con il Covid-19 potrebbe non essere la prima pandemia a cui ci interfacciamo. Gli scambi commerciali frequenti, i viaggi, le esportazioni e la globalizzazione ci hanno reso cittadini del mondo in tutti i sensi. 

Questo vuol dire che non abbiamo più barriere ma è nostro compito preservare la salute umana partendo dal punto principale ovvero l’aria che respiriamo. Virus come il nuovo Corona si diffondono in modo così rapido che anche essere semplicemente in casa potrebbe diventare un pericolo. Non è possibile sterilizzare ogni cosa e soprattutto non si può vivere negli ambienti chiusi perennemente con delle mascherine. 

L’unico modo è quindi risanare l’aria che respiriamo e per farlo è necessario avere un ottimo impianto di VMC per il ricambio dell’aria senza l’utilizzo di materiali e sostanze potenzialmente nocive per la salute umana. 

Il lavoro dei dispositivi Prana è infatti utilizzare tutte le proprietà naturali del rame per poter depurare l’aria e quindi restituire un ambiente vitale in cui questa sia perfettamente pulita e soprattutto prima di virus e batteri.

Tutti gli studi in campo medico hanno dimostrato che quando il virus (anche il coronavirus) viene a contatto con il rame, si avvia un processo di ionizzazione, ovvero queste cellule vengono letteralmente accerchiate e poi invase e uccise, con una potenza tale che nessun residuo può avanzare. Ciò è sufficiente per comprendere il meccanismo che viene portato avanti quando l’aria attraversa il cuore del sistema in rame: niente entra e niente esce. 

Per questo motivo Prana ha deciso di puntare tutto sul cuore del dispositivo in rame, seppur costoso ed elaborato è ad oggi la miglior scelta possibile per la costruzione di sistemi VMC decentralizzati e centralizzati. Una scelta elaborata che permette di creare un sistema di depurazione totale dell’aria e garantire, anche durante un’emergenza come quella attuale da Coronavirus, la salubrità degli ambienti. 

Prana ancora una volta dimostra di avere a cuore la salute delle persone, quale obiettivo primario di un business che ha portato avanti la quarta generazione di recuperatori d’aria con ventilazione meccanica controllata, diventando quindi leader mondiali di aria sana e recupero energetico.