Prosegue lo scontro all’interno dell’Unione Europea sugli eurobond. Dopo un Consiglio Europeo di giovedì terminato con un nulla di fatto, nel pomeriggio di ieri, è arrivata una seconda stoccata ai paesi maggiormente in crisi.
Von der Leyen: Eurobond è uno slogan
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in un’intervista a Dpa, ha definito la parola eurobond come “uno slogan”, aggiungendo che“dietro c’è una questione di garanzie”.
Le dichiarazioni della Presidente della Commissione sono state accolte con sconcerto dal Governo Italiano, con il Presidente Conte che chiede che “l’Europa sia all’altezza della storia”. A rincarare la dose il ministro Gualtieri che ha definito le parole della Von Der Leyen come “sbagliate”.
Nella serata di ieri, ad ogni modo, la Von der Leyen ha fatto una parziale retromarcia, precisando che “in questo momento, la Presidenza non esclude alcuna opzione entro i limiti del trattato”.
Il chiarimento della Presidente, benché molto vago, ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai funzionari del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che giudicano come positivo il chiarimento fornito dalla Von der Leyen.
Il Ministro Gualtieri, dal suo profilo Twitter, ha infatti dichiarato al riguardo:
“Prendiamo atto del chiarimento fornito dalla Presidente della Commissione europea Von Der Leyen rispetto alle parole sbagliate sui Coronabond. Ora la Commissione lavori davvero a tutte le opzioni possibili, nessuna esclusa. Non c’è tempo da perdere”.
La nota della Presidente della Commissione Europea
Stando alla nota, “il Consiglio europeo ha incaricato l’Eurogruppo di presentare proposte entro le prossime settimane. La Commissione parteciperà a tali discussioni e sarà pronta a fornire assistenza, se sostenuta dall’Eurogruppo. Ciò è necessario poiché lo spazio fiscale per i nuovi strumenti è limitato”.
“Parallelamente, la Commissione sta lavorando a proposte per la fase di recupero nell’ambito dei trattati esistenti. Come primo passo stiamo attualmente lavorando a una piena flessibilità dei fondi esistenti, come i fondi strutturali. Ciò fornirà supporto immediato”.
La Commissione “proporrà modifiche alla proposta del Mff (bilancio pluriennale della Ue) che consentiranno di affrontare le ricadute della crisi del coronavirus. Ciò includerà un pacchetto di incentivi che garantirà il mantenimento della coesione all’interno dell’Unione attraverso la solidarietà e la responsabilità”.
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