La sonda Voyager 2 si risveglia, ripresi i contatti

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Di Redazione Metropolitan

La sonda Voyager 2 della Nasa si risveglia e torna al lavoro dopo il guasto che l’ha colpita lo scorso 25 gennaio.

Si è risvegliata la sonda Voyager 2 della Nasa, ed è tornata al lavoro dopo il guasto che l’ha colpita lo scorso 25 gennaio. Gli ingegneri sono a lavoro per ripristinare le normali operazioni. Infatti il suo bip che ha viaggiato per miliardi di km è stato recepito dall’agenzia spaziale americana.

Il 20 agosto 1977 viene lanciata la sonda Voyager 2, 16 giorni più tardi verrà lanciata la sua gemella Voyager 1. Entrambe hanno superato le colonne d’Ercole del nostro sistema planetario entrando nello spazio interstellare.

Il Voyager 1 detiene il record di veicolo spaziale più lontano nel Sistema Solare. Entrò infatti nello spazio interstellare nel 2013, ben 5 anni prima del Voyager 2 (2018).

Le due sonde hanno migliorato notevolmente la conoscenza del nostro sistema solare, soprattutto nei suoi confini. Gli ultimi dati sono di novembre 2019. Documentano per la prima volta l’esistenza di un punto in cui il vento di particelle proveniente dal Sole incontra il vento interstellare.

I tecnici del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa hanno impiegato giorni per ristabilire le comunicazioni. La sonda si trova infatti a circa 18,5 miliardi di chilometri dalla Terra e occorrono 17 ore prima che un segnale la raggiunga, e altre 17 per ricevere a Terra una risposta.

Per la Nasa: “la Voyager 2 è ora stabile e ha ripreso a raccogliere dati scientifici”.

Voyager 2

Fonte: Nasa
Voyager 2
Fonte: Nasa

Cosa c’è all’interno delle gemelle Voyager

Entrambe le sonde contengono il Voyager Golden Record.

Il Voyager Golden Record è un disco per grammofono inserito nelle due sonde spaziali del programma Voyager, contenente suoni e immagini selezionate al fine di portare le diverse varietà di vita e cultura della Terra.

È concepito per qualunque forma di vita extraterrestre o per la specie umana del futuro che lo possa trovare. La sonda Voyager impiegherà 40 000 anni per arrivare nelle vicinanze di un’altra stella.

Il contenuto del disco venne selezionato per la NASA da una commissione guidata da Carl Sagan della Cornell University. Il dottor Sagan e la commissione misero insieme una varietà di 115 immagini e un gran numero di suoni naturali, come quelli prodotti dalle onde, dal vento, dai tuoni e suoni prodotti da animali, come il canto degli uccelli e quello delle balene.

Con questi venne inserita una selezione musicale proveniente da diverse culture e diverse epoche, oltre ai saluti di abitanti della Terra in 55 lingue diverse e la riproduzione del messaggio del presidente degli Stati Uniti d’America Jimmy Carter e del Segretario generale delle Nazioni Unite Kurt Waldheim.

Golden Record
Fonte: google.it

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