Walt Whitman, celebre scrittore e poeta americano, nasceva il 31 maggio del 1819 a West Hill (Long Island). È considerato il padre della poesia statunitense divenuto celebre per la sua raccolta poetica Foglie d’erba.
Forse non tutti sanno che la frase O Capitano, mio Capitano del celebre film L’Attimo fuggente è una poesia di Walt Whitman scritta dopo la morte del presidente Abraham Lincoln, avvenuta nel 1865.
Il suo talento nella scrittura non tardò a rivelarsi: già in giovane età Walt Whitman iniziò la collaborazione con un piccolo giornale locale, il Long-Island Star a cui affiancò lezioni di teatro.
Con l’ambizione di trovare lavoro come compositore, il giovane poeta si trasferisce a New York dove purtroppo la crisi economica dilaga e per tanto è costretto a ritornare dai genitori. Ripiega su altri lavori, tra cui l’insegnante mettendo in pratica un ottimo approccio pedagogico che prevedeva il coinvolgimento dei propri alunni.
Abbandonando il campo educativo, Whitman collabora con varie testate che spesso lo portano in luoghi lontani e sconosciuti degli Stati Uniti: Ohio, Mississipi, New Orleans; Canada. Al suo ritorno decide di fondare il proprio giornale, il Freeman, esperienza che però si rivela fallimentare così ripiega nuovamente su lavori secondari come il carpentiere con orari di lavoro flessibili che gli concedono tempo per dedicarsi alla sua aspirazione.
Foglie d’Erba
Insieme alle conoscenze tipografiche maturate negli anni, riesce a pubblicare una prima edizione di Foglie d’erba nel 1855 che ebbe un riscontro non sempre positivo: molti lo consideravano un lavoro dozzinale se non osceno per la presenza preponderante del tema dell’eros. Seppur non sempre condiviso, il favore tra gli autori crebbe sempre di più, a cui si unì la ristampa della raccolta con numerose modifiche strutturali.
Durante la Guerra di Secessione, scoppiata nel 1861 tra gli Stati del Nord e del Sud, Walt Whitman decise di non arruolarsi ma la preoccupazione per le sorti del fratello Edward lo portarono a conoscere gli strazi della guerra raccolti in The Great Army of the Sick e Memoranda during the War.
Oh me! Oh vita! Di queste domande che ricorrono,
degli infiniti cortei di infedeli, di città gremite di stolti,
di me stesso che sempre mi rimprovero, (Perché chi più stolto di me, chi più infedele?)
di occhi che invano bramano la luce, degli scopi meschini, della battaglia sempre rinnovata,
dei poveri risultati di tutto, delle sordide folle ansimanti che vedo intorno a me,
degli anni inutili e vuoti del resto, io intrecciato col resto,
la domanda, ahimè!Così triste, ricorrente
-Cosa c’è di buono in tutto questo, oh me, oh vita?
Risposta:
Che tu sei qui-che la vita esiste, e l’identità,
Che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi con un verso.
Ciò che ha reso Whitman un pioniere della poesia americana è stato il voler rompere con gli schemi prestabiliti del romanticismo europeo. L’irruzione della prosa, del verso libero, del simbolismo nel trattare argomenti ritenuti ardui, difficili se non inaccessibili.
L’importanza della poesia come gesto eroico nei confronti del proprio paese di cui ha assorbito la linfa vitale.