“Quando la passione per le corse si trasforma anche in un progetto ambizioso”. Non c’è migliore descrizione che possa rappresentare la storia della Scuderia Cameron Glickenhaus. Perché un produttore come James Glickenhaus ha deciso di puntare a Le Mans?
Scuderia Glickenhaus Le Mans – La stessa scuderia americana risponde a questa domanda: “Sono passati 50 anni dalla vittoria a Le Mans di una vettura costruita in America. Stiamo lavorando per riportare il titolo negli Stati Uniti”. Glickenhaus debutterà nel mondiale endurance nella stagione 2020/2021 con l’entrata in vigore del regolamento sulle hypercars.
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La vettura con cui la scuderia americana dovrebbe entrare nel WEC è la SCG 007: un prototipo studiato per la nuova classe LMP1. La 007 non condivide il telaio con le precedenti 003 e 004. Il motore della 007 è interamente prodotto in america; è basato su un sistema ibrido che sprigionerà la sua potenza grazie alla trazione integrale della 007. La vettura presentata subirà quasi sicuramente delle trasformazioni dato che il nuovo regolamento sulle hypercars non è ancora stato approvato. La scuderia americana, successivamente, dovrà ottenere l’approvazione dalla federazione dimostrando che rispetta tutti i parametri di costo imposti dal WEC.
L’ingresso nel WEC non rappresenterà la prima esperienza assoluta della Scuderia Glickenhaus. La scuderia americana ha preso parte alla 24h del Nürburgring nel 2011-2012 e poi dal 2015 sino ad oggi dove ha ottenuto cinque vittorie di classe (2012, 2015, 2017, 2018, 2019) con la SCG P 4/5 nel 2012 e con la SCG 003 nelle altre edizioni. Tra gli altri risultati, si annovera la terza posizione di classe e quinta assoluta alla 24h del COTA nel 2018.
Il produttore ed attore americano riuscirà nell’impresa di riportare la vittoria della 24h di Le Mans negli Stati Uniti? Gli ultimi a riuscirci furono Dan Gurney ed A.J. Foyt con la Ford GT40 Mk IV della Shelby-American Inc. nel 1967 con 388 giri, 5 232,9 km totali percorsi ad una media di 218,038 km/h. Vedremo!