L’otto marzo lo sappiamo tutti è la festa delle donne, le donne che poco tempo addietro sono state vittime e promotrici di uno scandaloso tumulto che ha scosso, a ragione, senza pietà figure di spicco della cinematografia americana. I caduti sono molti ricordiamo in primis Harvey Weinstein il mostro par excellenze, famelico avvoltoio di giovani indifese, insomma un porco senza processo. Una figura, delle più eccellenti, che già tempo bazzicava tra accuse e recriminazioni di stampo molesto, con il grande terremoto mediatico è stato definitivamente additato come non desiderato è uno dei più grandi registi e sceneggiatori americani tale Woody Allen. Quest’ultimo negli ultimi anni ha visto saltare collaborazioni, progetti, realizzazioni, costretto ad adattarsi ad un nomadismo forzato per lavorare, ha da poco messo nel carroccio un’altra batosta, stavolta editoriale.
Aspre proteste costringono Hachette a non pubblicare il libro di memorie di Woody Allen.
La casa editrice Hachette, che detiene i diritti d’autore del libro di memorie di Woody Allen, “Apropos of nothing” in programma per il nove aprile ha deciso di non rispettare il contratto tra le parti, cedendo alle polemiche di detrattori esterni e interni alla casa editrice. Molti dipendenti, tra cui il figlio addottivo del genio americano Roman Farrow, grande accusatore del padre e che è parte integrante del gruppo Hachette, hanno deciso di avviare un grossa protesta affinchè l’autobiografia non venga consegnata ai posteri a causa delle ventennali accuse che pensano sulla testa di Allen per la violenza che avrebbe perpetrato ai danni della figlia adottiva Dylan. Il condizionale è d’obbligo perchè vent’anni il caso venne prescritto con un “non luogo a procedere”.
In Italia, comunque, il libro verrà pubblicato ugualmente edito da “La nave di Teseo”, uscita prevista per il nove aprile. “A proposito di niente” è un’occasione per approcciarsi ad un enorme genio del nostro tempo e ad un regista che è stato protagonista della storia del cinema americano marcandolo indelebilmente. Se amate il cinema leggete e vedete Woody Allen, le accuse possono cambiare l’idea sull’uomo ma non sulla sua opera.