Ha riscosso un grande successo la ventesima edizione del premio Voci Per La Libertà – Una Canzone Per Amnesty, svoltosi a Rosolina a Mare (RO) dal 20 al 23 luglio (ne abbiamo parlato già qui https://metropolitanmagazine.it/2017/07/12/xx-edizione-voci-per-la-liberta-una-canzone-per-amnesty/)

E’ Carlo Valente, con “Crociera Maraviglia”, il vincitore del Premio Amnesty International Italia Emergenti, assegnato domenica 23 Luglio nell’ambito del festival musicale sostenuto da Amnesty International Italia che unisce musica e diritti umani. Fisarmonicista per tradizione, pianista per curiosità, chitarrista per sbaglio e cantautore per caso”: così si definisce. Ha aperto concerti della Bandabardò, Tricarico, Max Manfredi ed ha vinto, nel 2015, il Premio DUEL (Cantautori a confronto) e il premio per il miglior testo al Premio Bindi. Il 2 marzo 2017 è uscito il suo primo LP dal titolo “Tra l’altro…”, prodotto e arrangiato da Piergiorgio Faraglia e Francesco Saverio Capo. È finalista delle Targhe Tenco 2017 nella sezione Opera Prima. Frequenta la scuola di alta formazione “Officina Pier Paolo Pasolini” a Roma con la direzione artistica di Tosca.

 

Carlo Valente – Immagine web

 

Gli altri premi sono andati a Elisa Erin Bonomo, che ha vinto il Premio della Critica, Cantautrice e chitarrista, comincia a comporre dai 12 anni prevalentemente in lingua inglese per poi passare anche all’italiano verso i 20. Ha fra l’altro scritto uno spettacolo teatrale assieme all’attrice Grazia Raimondo, “BlackOut!”, incentrato sul tema del precariato e dell’immigrazione. Recentemente ha pubblicato, dopo alcuni ep da sola o con La Cantina dei Bardi, “Antifragile”, il suo primo album da solista, un concept album all’inglese (ma cantato in italiano) che parla di cambiamenti, di traslochi, di resilienza.

Elisa Erin Bonomo – Photo ©Damiano Xodo

 

Gli Amarcord che si sono aggiudicati il Premio della Giuria Popolare. Nascono dalla convinzione che “Niente si ricordi meglio dell’affermazione ‘mi ricordo’ stessa.” Nel 2016 esce l’album di esordio “Vittoria”, promosso con un intenso tour estivo. Hanno vinto il Premio Ernesto de Pascale per la miglior canzone italiana all’interno del Rock Contest Controradio 2015; tale premio permetterà agli Amarcord di registrare il secondo album presso lo ZooStudio di Ligabue, che li ha premiati. Nel 2017 vengono selezionati per le finali di Musicultura e partecipano come finalisti del contest 1MNext al “Concertone” del Primo Maggio a Roma.

 

Amarcord e Luciano Ligabue – Immagine web

 

 

Le giornate del festival, ricche di dibattiti sul tema dei diritti e concerti, hanno visto le performance di artisti come Psycodrummers, The Bastard Sons of Dioniso, Diodato e Lele. Ad completare il tutto tre installazioni di arte contemporanea, legate al tema dei diritti umani: “Inalienabile” del collettivo PianoB, “Sos – Save Our Souls” di Achilleas Souras e “Il peso delle parole” di Andrea Dodicianni.
La 20°edizione di “Voci per la Libertà”, che ha visto un’importante presenza di pubblico, si è conclusa con l’emozionante esibizione di Nada, che ha ritirato il Premio Amnesty International Italia riservato ai big per il suo brano “Ballata triste”, dedicato al delicato e purtroppo attuale tema della violenza sulle donne.

 

Nada – ph RovigoOggi ©

 

Nada ha dichiarato: “Quando ho scritto ‘Ballata triste’ sapevo di trovarmi davanti a un tema difficile, doloroso; avevo timore a scriverla, ma poi mi è uscita proprio così come la sentite. Non ho cambiato nemmeno una parola. Evidentemente queste cose le avevo già dentro di me. È una canzone molto asciutta, racconta una giornata normale di una coppia in cui si arriva alla tragedia. Una ragione che porta alla follia che scatena la violenza come quella alle donne nasce secondo me dal fatto che oggi ci sono molte solitudini, ci si rinchiude in se stessi. Questo riguarda anche gli uomini. Non si parla con nessuno dei problemi di coppia, e questo servirebbe forse a superare certi problemi, a non perdere la testa. Ci vorrebbero luoghi di aggregazione, confronto.”

Per tutto il festival, inoltre, Amnesty ha promosso la campagna “Coraggio”, che Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia, ha descritto così: “La campagna vuole difendere donne e uomini che difendono i diritti umani. Dal 1961, anno in cui Amnesty è nato, non è mai successo che contemporaneamente presidente e direttore di una sezione nazionale di Amnesty fossero arrestati come è successo ora in Turchia. Se persino Amnesty finisce in galera significa che la situazione è grave. Ma in Turchia anche 130 giornalisti sono stati arrestati.”
In più, rispetto al tema del femminicidio, Noury ha dichiarato: “In Italia è ormai un fenomeno che annualmente supera le tre cifre, siamo a oltre 100 casi. Ed è ormai un fenomeno strutturale. L’Italia pensa solo alla punizione dei reati, ma poi taglia i fondi ai centri anti-violenza. Così facendo le dichiarazioni contro i femminicidi sono solo retorica.”

 

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Nicky Abrami