“Zampe in Salvo”: dal Sud Italia, una lotta etica al randagismo

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Di Redazione Metropolitan

E’ stato inaugurato a metà dicembre 2018, in Calabria, il progetto “Aiuto, ho un Pet!“, portato avanti dall’associazione animalista “Zampe in Salvo“, con sede nella cittadina di Paola, in provincia di Cosenza, e accompagnato dall’esposizione amatoriale canina dal nome “Expo Zis“.

associazione Zampe in Salvo durante l’iniziativa “Aiuto, ho un Pet!”

L’iniziativa, promossa dai volontari dell’associazione, tra cui Annalisa Fedele, dall’educatrice cinofila del CONI Veronica De Benedetto e dai veterinari della clinica Pegaso di Paola, Francesco Corrado e Lorenzo Cortese, ha illustrato alla cittadinanza e alle istituzioni presenti quella che è la deontologia da seguire nel caso in cui si abbia a che fare con il fenomeno del randagismo, a proposito di cani e gatti.

Tra i punti salienti del dibattito, i seguenti:

  • la quanto mai necessaria sterilizzazione a tappeto dei randagi, sovvenzionata dai comuni e dalle istituzioni, che sono tenuti a stipulare contratti con l’Asp e con gli enti preposti a un intervento sull’ambiente, per evitare il proliferare delle cucciolate e la conseguente morte di numerose creature;
  • la re-immissione sul territorio dei randagi sterilizzati, in seguito a un preciso iter rieducativo degli animali durante il periodo trascorso presso il canile sanitario, sotto la guida di un veterinario comportamentista;
  • la sensibilizzazione, nelle scuole e nelle famiglie, nei confronti della scelta di non acquistare animali da compagnia in un negozio, ma di adottare cani o gatti per salvarli dalle gabbie di un canile o da situazioni di precarietà e di abbandono per le strade;
  • l’acquisizione, da parte di chi prende un animale da compagnia, di una serie di consapevolezze relative alla cura e alla gestione del proprio pet, in riferimento a malattie, precauzioni, eventuali sterilizzazioni;
  • l’assunzione di una seria responsabilità nel prendere con sé un animale, senza considerarlo un oggetto da poter abbandonare a proprio piacimento, ma amandolo per sempre e garantendogli una vita più che dignitosa.
  • la presa di coscienza che esigere esclusivamente un cane o un gatto di razza, per cui si è disposti a pagare anche migliaia di euro, non fa altro che incrementare i mercati illeciti e la compravendita di animali, mentre altre centinaia di loro muoiono dietro le sbarre di un canile, trascorrendo una vita di indigenza e solitudine del tutto immeritate;
  • la presa di coscienza che molti animali di razza pura, in quanto frutto di incroci non sempre rispettosi di un pedigree, di un certo grado di distanza parentale tra loro, nonché di una certa variabilità genetica all’interno del proprio DNA, sono molto più soggetti a gravi malattie e malformazioni rispetto ad animali meticci o frutto di incroci casuali, che godono, nel 90% dei casi, di ottima salute.
Manifesto animalista, foto dal web

Si sente sempre più parlare, in Italia così come nel mondo intero, di torture, soprusi e barbare uccisioni a danno degli animali, ormai vittime di un sistema sociale scellerato che sfoga la sua violenza e le sue perversioni su creature indifese. A partire dai macelli, ad arrivare ai laboratori in cui vengono somministrati test ed esperimenti scientifici dolorosissimi, fino ai canili lager e ai camion di deportazione dei circhi e delle compravendite clandestine di specie “di razza”, quanto sta accadendo a livello globale ha tanto di raccapricciante e, a farne le spese, sono sempre gli animali, siano essi mucche, maiali, cani, capretti, gatti, cavie e così via.

Zampe in salvo, che, partendo da zero qualche anno fa, costituisce ad oggi un punto di riferimento per comuni e cittadini dell’intera regione Calabria, è nata dall’idea di una decina di volontarie paolane tra cui Annalisa Fedele che, stanche della noncuranza e della negligenza delle amministrazioni nei confronti dell’emergenza ambientale e animale, hanno deciso di compiere una svolta sociale degna di nota: rimboccandosi le maniche e raccogliendo autonomamente fondi attraverso piccole collette, hanno iniziato a promuovere le adozioni e le sterilizzazioni di cani e gatti raccolti in giro e hanno messo a disposizione in prima persona case e giardini per l’accoglienza delle bestiole.

Un modello di civiltà e di solidarietà, quello dell’associazione calabrese, che, attraverso iniziative alla stregua di “Aiuto, ho un pet!” , in cui vengono organizzate esposizioni degli animali in cerca di adozione, sta diffondendo un amore nuovo e consapevole per cani e gatti.

Sulla pagina Facebook dedicata all’associazione è possibile mettersi in contatto con le volontarie, nonché visualizzare le foto di tenerissimi cuccioli e animali in cerca di casa.

Alcuni degli animali adottabili presso l’associazione Zampe in Salvo, foto dalla pagina Facebook dell’associazione

Perché se il motto recita: “Chi salva una vita, salva il mondo intero”, è bello credere che Zampe in Salvo stia già riuscendo a fare questo.

GIORGIA MARIA PAGLIARO