07-giu Cagliari – Ateneika
14-giu Padova – Sherwood Festival
06-lug Comunanza (AP) – Mazzumaja
13-lug Pescara – Terrasound
20-lug Roma – Ardeforte
02-ago Livorno – Effetto Venezia
04-ago Lamezia (CZ) – Color Fest
07-ago Molfetta (BA) – Eremo Club
08-ago Melpignano (LE) So What Festival
09-ago Teatro Greco di Tindari (ME) – Indiegeno Fest
23-ago Riolo Terme (RA) – Frogstock Festival
24-ago Brescia – Festa di Radio Onda d’Urto
25-ago Vinadio (CN) – Balla coi Cinghiali
01-set Reggio Emilia – FestaReggio
02-set Prato – Settembre/Prato è Spettacolo
06-set Milano – Carroponte / Festa di Radio Popolare
Link esibizione Concerto del Primo Maggio
https://www.youtube.com/watch?v=czuIG01m0vU
Dopo il successo del tour indoor e la partecipazione al Concerto del Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma, gli Zen Circus annunciano le prime date del loro tour estivo per presentare l’ultimo album “Il fuoco in una stanza”.
Una serie di nuove occasioni per godere dal vivo dell’energia trascinante della band, che continua a
conquistare un folto pubblico. Sono state, infatti, 15.000 le presenze registrate nei primi 7 grandi eventi indoor, a confermare la potenza espressiva e la forza catartica che gli Zen Circus, da veri artigiani della musica, riescono a creare salendo sul palco.
L’album, uscito lo scorso 2 marzo per Woodworm Label e La Tempesta, nella settimana di uscita, è entrato direttamente al 7° posto nella classifica dei dischi e al 1° posto dei vinili più venduti in Italia secondo FIMI/Gfk, complice anche la cura minuziosa dell’ossatura dell’artwork dell’album. Le splendide foto di Ilaria Magliocchetti Lombi e la scelta del vinile 180 grammi in doppia colorazione, nero classico e rosso marmorizzato nero, infatti, hanno contribuito a rendere la prima tiratura in vinile de “Il fuoco in una stanza” un vero pezzo da collezione.
“Il fuoco in una stanza” dalla data di uscita è rimasto per ben 10 settimane in classifica (FIMI/Gfk). Il disco
è stato presentato in numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, raccogliendo un crescente interesse
anche da parte della stampa e della critica.
L’album affronta e sviscera i rapporti affettivi che segnano la nostra esistenza e determinano la nostra
identità. Si tratta di un album musicalmente e narrativamente eterogeneo, dedicato alla ricerca di un senso
molto più profondo dell’esistenza dove il sentimento di una madre, di un padre, un figlio o un amante sono,
alla fine, espressioni della stessa verità.
LA BAND PARLA DEL DISCO “IL FUOCO IN UNA STANZA”
Parlare degli altri parlando di se stessi. E viceversa.
Una volta abbiamo cantato che “gli altri siamo noi, gli altri siamo tutti” e con questo album abbiamo voluto
approfondire entrando direttamente nelle stanze dei nostri personaggi, ovvero noi stessi e le persone alle
quali siamo indissolubilmente legati da catene più o meno invisibili. Narrare senza fronzoli o eccessivo
romanticismo (ma nemmeno troppo bieco e posato cinismo) di tutti quei rapporti umani che ci definiscono e ci rendono quello che siamo; il paradosso dell’individualità che esiste davvero solo quando può essere
testimoniata da altre anime simili, gli altri appunto.
Se nella celebre stanza di Gino Paoli si intravedeva il cielo, nelle stanze di questo disco si vedono fuochi più
o meno benevoli, fiamme o veri e propri incendi di vita.
Un album di cui andiamo molto fieri, lavorato costantemente fin dal Maggio 2016, ovvero quattro mesi prima
che uscisse “La terza guerra mondiale”.
È il disco su cui abbiamo lavorato di più in studio nella nostra carriera; musicalmente eterogeneo e poliglotta
nella narrazione per lo scopo di avvicinarsi a noi, tutti diversi ma tutti uguali: figli, madri, padri o amanti.