Oggi, il doodle di Google, illustrato dall’artista indiano americano di Chris Pappan, festeggia il 145° anniversario della nascita di Zitkala-Sa, ma chi è questa donna? Nata nel 1876 con il nome di Gertrude Simmons Bonnin era una scrittrice, musicista, attivista politica e membro degli Yankton Sioux Tribù del South Dakota. Zitkala-Sa ha dedicato la sua vita, attraverso le arti e l’attivismo, alla protezione e alla celebrazione del patrimonio indigeno. All’età di 8 anni, a causa della Civilization Fund Act del 1819, fu costretta a frequentare l‘Indiana Manual Labor Institute di White. Un collegio missionario dove le furono tagliati i capelli contro la sua volontà, le impedirono di parlare la sua lingua Lakota e fu costretta a praticare una religione in cui non credeva.
Zitkala-Ša e il lavoro per diritti degli indigeni
L’esperienza vissuta nel collegio, spinse a ribellarsi contro quella cultura che le era stata imposta. Come? Con la poesia, la scrittura, la musica come attivismo politico. Zitkala-Ša ha raccontato un’antologia di storie orali pubblicate come “Old Indian Legends” nel 1901. Il libro è stato tra i primi lavori a portare le storie tradizionali degli indigeni americani ad un pubblico più ampio. Zitkala-Ša, come già scritto, era una musicista di talento; nel 1913 scrisse il testo e le canzoni per la prima opera americana degli indigeni “The Sun Dance”, basata su una delle cerimonie Sioux più sacre. Oltre ai suoi successi creativi, Zitkala-Ša è stata portavoce per tutta la vita dei diritti degli indigeni e delle donne. Come attivista, ha co-fondato e servito come primo presidente del Consiglio nazionale degli indiani d’America nel 1926. Grazie ai suoi innumerevoli sforzi, gli indigeni ottennero l‘Indian Citizenship Act del 1924.
Buon compleanno, Zitkala-Ša e grazie per aver protetto il patrimonio culturale indigeno!
Annalisa Pomponio