Alcune regioni rischiano di tornare in zona gialla già dalla fine di questo mese, sembra che sarà molto difficile per queste rispettare le tre condizioni necessarie per rimanere in zona bianca: numero di positivi sotto quota 50 ogni centomila abitanti, posti letto occupati in terapia intensiva sotto il 10% e posti letto occupati nei reparti ospedalieri sotto il 15%
Sicilia e Sardegna in zona gialla?
Sulle due isole continua a crescere il contagio, sebbene in misura minore rispetto alle scorse settimane, tanto da aver superato alcune dei parametri imposti dal ministero della Salute.
È il caso della Sardegna dove si sono raggiunti due parametri da zona gialla: 142 positivi su 100 mila abitanti e circa l’11 per cento dei posti letto in rianimazione occupati da malati di Covid.
Anche in Sicilia la situazione è critica, la regione ha infatti un’incidenza di positivi sulla popolazione pari a 104.5 e inoltre il 13% dei posti letto in area medica e il 7% di quelli in rianimazione occupati.
Le altre regioni
Discorso diverso per le altre regioni del nostro paese, malgrado una generale crescita nei contagi e nelle ospedalizzazioni, queste si trovano ancora al di sotto della fascia di rischio.
Esemplificativi sono i casi di Lazio e Liguria: nel primo il tasso di occupazione in rianimazione è passato dal 3,7 al 6% in una settimana e nella seconda dal dal 2,8 al 7%.
A livello nazionale la curva dei contagi, nella giornata di ieri, sembra aver frenato un po’.
I nuovi contagi sono stati 5.735, 1.167 in meno rispetto al giorno prima, dislocati principalmente nelle regioni di Sicilia (822), Toscana (665), Emilia-Romagna(661) e Lombardia (637).
In calo anche i decessi, 11 a fronte dei 22 del giorno precedente. Sono invece in leggero aumento i casi di ricovero in terapia intensiva, 299 contro i 288 dell’altro ieri, mentre i ricoverati con sintomi in area medica sono 2631 a fronte dei 2533 dell’altro giorno.
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Franco Ferrari