Nuove restrizioni per pranzo e cena di Natale: massimo due congiunti. Ieri sera infatti l’agenzia di stampa Ansa, citando proprio fonti dell’esecutivo, ha scritto che il governo sta valutando la possibilità di una deroga al divieto di spostamenti tra comuni – ed eventualmente anche all’interno di uno stesso comune in caso di ripristino della zona rossa – per i congiunti più stretti in occasione cenone della vigilia di Natale e del pranzo del 25. La deroga, in ogni caso, riguarderebbe un numero strettissimo di congiunti: due, secondo le stesse fonti. È proprio la deroga che andrebbe incontro anche alle richieste avanzate dagli amministratori della Lega in queste ore.
Ma a quanto pare non sarebbe l’unica. Perché il Messaggero scrive oggi che il governo è orientato anche a concedere una deroga per consentire “ad un massimo di due congiunti stretti” di andare a trovare “i genitori anziani”.
Il governo ieri ha fatto trapelare l’intenzione di certificare il lockdown “a singhiozzo” di Natale 2020 attraverso un nuovo Dpcm, che proclamerà la zona rossa nei giorni del 24, 25, 26 e 27 dicembre e poi il 31, l’1, il 2 e il 3 gennaio: otto giorni di chiusure totali con un problema di gerarchia delle fonti, visto che potrebbe essere necessario anche un nuovo decreto legge che cambi le regole rispetto a quelle del Dl 2 dicembre n. 158. Mentre pare esclusa, per gli stessi motivi illustrati nei giorni scorsi, che le deroghe possano arrivare attraverso le famose Faq di Palazzo Chigi, visto che non sono una fonte di diritto fino a prova contraria.
Quindi se le deroghe arriveranno davvero dovranno essere contenute nel decreto ministeriale. E chissà se saranno gradite all’ala rigorista del governo, rappresentata dai ministri della Salute Speranza, degli Affari Regionali Boccia e della Cultura Franceschini che fino a ieri volevano la zona rossa dal 24 dicembre al 7 gennaio. Una posizione che è venuta meno soltanto dopo l’intervento di Conte: “È una follia chiudere gli italiani in casa per settimane. I nostri cittadini sono sotto pressione da mesi: temo per la tenuta psicologica e sociale del Paese che non reggerebbe a un nuovo lockdown generalizzato”. Traduzione: “Al massimo posso accettare la zona rossa solo nei giorni festivi e soltanto dal 24 dicembre al 3 gennaio”.
Secondo questo calendario, ancora ipotetico, sono “salvi” i giorni da venerdì 18 a domenica 20 dicembre, ovvero quelli in cui la maggior parte degli italiani che lavora o studia in luoghi diversi dalla residenza, dal domicilio o dall'”abitazione principale” aveva programmato il ritorno a casa. Le restrizioni cominceranno sicuramente a scattare dal 21 dicembre, quando entrerà in vigore il divieto di spostamento tra regioni e ci si potrà spostare solo per motivi di lavoro, necessità o urgenza ma sarà sempre consentito far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione dove sarà possibile ricongiungersi anche con il partner che lavora in un’altra città. Chi intende spostarsi in una seconda casa all’interno della propria regione potrà farlo. Questo è quanto è stato deciso dal decreto legge 2 dicembre n.158 e dal Dpcm 3 dicembre. Quindi:
- il week end 19-20 dicembre è l’ultimo libero senza restrizioni in vigore se non quelle delle zone gialle e delle zone arancioni;
- a partire dal 21 dicembre (lunedì) e fino al 23 (mercoledì) non ci si potrà spostare tra regioni se non per motivi di necessità, lavoro o salute: questi saranno gli ultimi tre giorni disponibili per lo shopping natalizio, con negozi aperti fino alle 21 ma salvaguardando il divieto di assembramento; saranno anche gli unici giorni della settimana in cui si potrà andare a pranzo o al bar fino alle 18;
- questo programma potrebbe in parte cambiare se dal 21 al 23 dicembre verrà proclamata la zona arancione in tutta Italia.
Poi scatteranno le restrizioni. Secondo il programma annunciato dal governo dal 24 al 27 dicembre tutta l’Italia sarà in zona rossa e quindi sarà vietato uscire di casa se non per comprovate motivazioni di lavoro, salute o necessità. La stretta verrà allentata dal 28 al 30 dicembre. E quindi:
- dal 24 al 27 dicembre l’Italia sarà in zona rossa: saranno chiusi bar e ristoranti e non si potrà uscire se non per motivi di lavoro, salute, necessità che andranno comprovati tramite autocertificazione; si potrà uscire per andare a messa e il governo discute anche di una deroga per permettere il pranzo di Natale con due congiunti stretti al massimo: genitori anziani o figli;
- dal 28 al 30 dicembre le restrizioni si allenteranno di nuovo: i negozi riapriranno fino alle 21 e i ristoranti e i bar saranno aperti fino alle 18; sarà però in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5;
- il programma dal 28 al 30 dicembre potrebbe in parte cambiare se invece il governo proclamerà la zona arancione in tutta Italia; in quel caso ristoranti e bar saranno chiusi e non si potrà uscire dal proprio comune se non per i tre casi di lavoro, salute, necessità e urgenza