La playlist di questa settimana non poteva non essere dedicata al Natale. Ma, se per tutto il mese di dicembre il calendario dell’avvento musicale di Metropolitan vi ha raccontato tante curiosità sulle canzoni e gli album più popolari del periodo natalizio, i brani che vi invitiamo ad ascoltare oggi escono un po’ dal circuito tradizionale. Meno canti degli angeli e campanelle e più rock and roll e tanta adrenalina. D’altra parte, una playlist natalizia fuori dagli schemi è perfettamente in linea con l’annata “inconsueta” (per usare un eufemismo) appena trascorsa. Senza considerare che una bella scorta di energie è esattamente quello che ci vuole per buttarsi alle spalle le difficoltà di un anno pazzesco come quello che sta per terminare. Non ci rimane che augurarvi Buone Feste e buon ascolto!

Natale - Ph: pixartprinting.it
Natale – Ph: pixartprinting.it

1. Merry Christmas (I Don’t Want to Fight Tonight) – Ramones

Il brano natalizio tutto punk rock dei newyorkesi Ramones si trova in Brain Drain dell’89. La seconda parte del titolo fra parentesi esterna le intenzioni pacifiche della band: a Natale si seppellisce l’ascia di guerra, di qualsiasi guerra si tratti. Tuttavia, il video della canzone parte proprio con un litigio fra fidanzati che continuano a dirsele e darsele di santa ragione per tutto il tempo. Sul finale tenteranno di ritrovare la pace ma torneranno a litigare per futili motivi!

2. Christmas With the Yours – Elio e le Storie Tese

Uno spassosissimo inglese maccheronico e la consueta ironia acuta e dissacrante degli “Elii”. Brano natalizio del ’95 il cui ricavato fu destinato alla L.I.L.A (Lega italiana per la lotta all’AIDS) e all’Anlaids (Associazione nazionale per la lotta contro l’AIDS). La descrizione di tipiche situazioni del Natale in famiglia, dal panettone senza canditi al carbone per i bambini cattivi, fino al luogo comune per eccellenza che da anche il titolo alla canzone: Christmas with the yours, Easter what you want!

3. Father Christmas – The Kinks

La band britannica pubblicò il singolo nel ’77. Parla di una minigang di ragazzini che prendono a botte un Babbo Natale davanti ad un grande magazzino perché sono stanchi di vederlo portare giocattoli ai bambini ricchi. Piuttosto, Father Christmas, porta un lavoro a mio padre, che ha tante bocche da sfamare e procura a me una pistola per spaventare i bambini per la strada. “Trascorri un felice Natale ma ricordati dei bambini che non hanno niente mentre ti scoli il tuo vino!”

4. Natale è – Skiantos

“Natale è… un poco curioso. Ti chiede chi sei, cosa vuoi, ogni anno si fa i fatti tuoi.” Il gruppo punk rock bolognese, conosciuto per il suo stile volutamente un po’ demenziale, canta i luoghi comuni più snervanti ma, in qualche modo, anche più rassicuranti del Natale. Tipo, appunto, i parenti che ogni anno vogliono farsi i fatti tuoi. Gli Skiantos ritraggono con ironia la contraddittorietà della festa più attesa dell’anno, con i suoi rituali sempre uguali e la particolarità di amplificare i sentimenti. Che sono sempre gli stessi, sempre scontati e banali… ma tutto sommato va bene così.

5. Not Another Christmas Song – Blink 182

Una canzone dal tono pessimistico sul periodo natalizio. Una riflessione sullo scorrere del tempo (un altro anno non in una bara) e sulle miserie di una relazione alla quale bisognerebbe porre fine (perché non possiamo divorziare per Natale?). Nel video, dei pupazzetti d’argilla con le sembianze dei membri della band suonano per un gruppo di elfi al Polo Nord. Ma la situazione degenera e l’esito finale assume dei tratti molto splatter. Decisamente non è “un’altra tipica canzone di Natale!”

6. Al Pranzo di Gala di Babbo Natale – Caparezza

La canzone fu scritta da Bruno Lauzi nel ’75 ed era il lato B di La Tartaruga. Erano entrambe filastrocche. Babbo Natale al suo pranzo ha invitato anche “una fata, un orco e un gigante”. I tre personaggi fiabeschi, però, alzano troppo il gomito e diventano irruenti e sboccati, costringendo il padrone di casa a prendere provvedimenti. Caparezza ha reinterpretato il brano in Bruno Lauzi & il Club Tenco, album in omaggio al cantautore uscito nel 2008.

7. Don’t Shoot Me Santa – The Killers

È un Babbo Natale decisamente inedito quello di questa canzone dei The Killers del 2007. Come si vede nel video, Brandon Flowers è stato legato a una sedia da un arrabbiato e stanco Babbo Natale e lo implora di non sparargli. Ma il vecchio non ne vuole sapere. Dice di non avere altra scelta perché ormai nessuno più crede in lui e i bambini lo prendono in giro. Non vi spoileriamo il finale!

8. Nataloff – Squallor

In loving memory di Alfredo Cerruti, scomparso solo poco più di due mesi fa, in questa particolare playlist ci sta benissimo Nataloff, brano del ’94 estratto da Cambia Mento. Coerentemente con la linea satirica e grottesca del gruppo, la canzone è narrata in prima persona da un uomo in fuga dalla magistratura (fa riferimento a Di Pietro) che si ritrova la sera del 24 dicembre del ’93 a bordo di un aereo poi dirottato in Qatar da alcuni terroristi.

9. Fairytale of New York – The Pogues

Nick Cave la considera la più grande canzone di Natale mai scritta per la sua audacia, la sua empatia e per la tecnica brillante. Il gruppo irlandese la pubblicò nell’87 e vi partecipò anche la cantante Kirsty MacColl. Nonostante le svariate censure accorse negli anni da varie emittenti (in particolare per i termini faggot e slut), è un pezzo di grande lirismo e poesia che descrive con estrema compassione una condizione di marginalità e indigenza, in grande contraddizione con il clima natalizio. A ricordare è un povero disgraziato che sta passando la sera della Vigilia in una cella di detenzione per ubriaconi. Quando un altro detenuto intona un vecchio canto irlandese, l’uomo inizia a pensare alla sua donna, incontrata quando entrambi erano giovani e pieni di speranze. Parte un botta e risposta tra i due amanti che si accusano a vicenda di aver distrutto i sogni giovanili, tra alcol e dipendenze.

10. Christmas with Satan – James White

E chissà che, per cambiare, invece di un Natale con Santa (Claus), non sia più divertente un Natale con Satana? È ciò di cui prova a convincerci James White che in questo brano dell’82 elenca tutti i vantaggi della bizzarra alternativa per le feste all’insegna del nichilismo. Ma attenzione: “La lista degli invitati è esclusiva. C’è solo il peggio del peggio!”

Ascolta la nostra playlist anche su Spotify!

Emanuela Cristo

seguici su:
twitter
instagram
facebook
Metropolitan Music
spotify