Il primo tempio di Gerusalemme, secondo la Bibbia, venne edificato da re Salomone secondo il volere di re David, il quale ne aveva avuto indicazione da Dio stesso. Nonostante il desiderio del sovrano di vedere il completamento della sua costruzione, solo il figlio ed erede al trono del Regno di Giuda e Israele lo vide ultimato. Gli storici distinguono un primo tempio -o tempio di Salomone-; secondo tempio, attivo a partire dal 515 a.C.; tempio di Erode, costituito dagli ampliamenti finanziati dal re Erode il Grande a partire dal 19 a.C. ca.
L’evoluzione del tempio di Gerusalemme

Nel testo biblico ebraico il tempio di Gerusalemme è indicato con le espressioni “casa di santità” (בֵּית־הַמִּקְדָּשׁ, bet hammiqdàsh), “santuario” (מִקְדָּשׁ, miqdàsh), “casa di YHWH” (בֵּית יְהֹוָה, bet adonay, leggi: “del Signore”), o semplicemente “casa”. La cella più interna, sede della presenza di Dio, era indicata dal termine tecnico traducibile come “posteriore” o “recesso” (דְּבִיר, debìr), o più spesso era indicata con l’espressione “santo dei santi” (קֹדֶשׁ הַקֳּדָשִׁים, qodèsh haqqodashìm) cioè luogo santissimo, spesso noto con l’espressione latina sancta sanctorum. La cella centrale del tempio era indicata dal termine tecnico traducibile come “aula” o (luogo) “ampio” (הֵיכָל, hehàl), o anche (luogo) “santo” (קֹדֶשׁ, qodèsh), o anche “casa grande” o “maggiore” (בֵּית גָּדוֹל, bet gadòl). Il termine hehàl venne a indicare anche l’intero tempio. La cella d’ingresso era il “vestibolo” (אוּלָם, ulàm).
Jostein Adna, voce “Tempio” in Nuovo Dizionario enciclopedico illustrato della Bibbia
Come accennato, il primo tempio è stato -secondo la Bibbia– costruito da Re Salomone nel X secolo a.C. Fu completamente distrutto da Nabucodonosor II nel 586 a.C. Il secondo tempio fu costruito a partire dal 536 a.C. Terminato il 12 marzo del 515 a.C. venne riconsacrato il 21 novembre del 164 a.C. da Giuda Maccabeo. Il tempio di Erode fu un ampliamento importante del secondo tempio: iniziato da Erode il Grande intorno al 19 a.C. e terminato in tutte le sue parti solo nel 64 d.C. Oggi ne resta solamente il muro occidentale di contenimento, comunemente conosciuto come Muro del Pianto.
La struttura definitiva
La struttura definitiva si presentava gerarchicamente ordinata, con le varie sezioni separate da porte, muri o scalinate. Il fulcro era la cella che aveva ospitato l’arca dell’alleanza, ora vuota; qui poteva accedere solo il sommo sacerdote. Sempre all’interno dell’edificio vi erano la sala e il vestibolo, accessibili ai soli sacerdoti, mentre all’aperto c’era il primo cortile, circondato da stanze e suddiviso in due sezioni. La parte più prossima al tempio ospitava l’altare degli olocausti ed era riservata ai sacerdoti, mentre nella parte più esterna erano ammessi solo gli uomini.
A est del primo cortile si trovava il secondo, aperto anche alle donne ebree. Intorno ai due cortili si trovava la grande spianata del tempio circondata dal portico detto di Salomone, che fungeva anche da agorà e luogo del mercato. L’angolo sud-est della spianata, dove i bastioni si ergevano maggiormente rispetto al terreno circostante, era il pinnacolo, che con i suoi circa 50 metri di dislivello rappresentava la più elevata altezza artificiale della città. Come scritto nel Talmud, nel trattato di Ghittin, il secondo tempio fu distrutto dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano nel 70 d.C.
Joelle Cotza
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