15 Luglio 2006, nasce Twitter: la rivoluzione della messaggistica

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Di Andrea Pastore

Ci sono avvenimenti che sono destinati a cambiare radicalmente la vita delle persone. Il 15 Luglio 2006 nasce Twitter. Insieme a Facebook e Myspace è stato uno dei precursori di quello che sarebbero poi diventati i siti di messaggistica nei decenni successivi. Nonostante sia tra i più datati, continua a reggere l’impatto con i social più giovani come Instagram o Tik Tok

Twitter ed i suoi cinguettii: una formula semplice e che resiste al tempo

Nasce Twitter e tutto cambia. Soprannominato “L’sms di Internet“, conta tra le sue fila più di trecento milioni di utenti iscritti ed una mole di sessantacinque milioni di messaggi postati, chiamati nel gergo Tweet, al giorno.

Una mole impressionante di messaggistica.

Il suo meccanismo è semplice ed immediato, e nel corso degli anni non ha subito grandissimi cambiamenti. Twitter consente di inviare brevi tweet, con un massimo di duecentottanta caratteri. Vengono visualizzati nella pagina principale dell’utente, rendendoli visibili agli altri iscritti al social. Si può seguire un particolare utente per rimanere informati su ogni suo nuovo tweet e commentarlo di volta in volta. Una formula semplice e immediata, ma a suo tempo geniale.

Ha conosciuto il suo momento di maggior gloria attorno al 2012, quando gli utenti attivi del sito erano più di mezzo miliardo, per poi avere un calo dovuto alla normale ruggine che il tempo porta con sé.

Tuttavia è ultimamente tornato in auge quando il miliardario Elon Musk, il 25 Aprile 2022, ha deciso di acquistarlo per la bellezza di quarantaquattro miliardi di dollari.

Un’altra forma di innovazione portata da Twitter è il famoso ashtag, una parola o frase preceduta dal simbolo # e che serve per far crescere il traffico web sui motori di ricerca come Google o Yahoo!

Molti personaggi famosi, tra cui influenti cariche politiche, hanno spesso comunicato tramite Twitter, bypassando i tradizionali canali come tv o radio. Questo sta ad indicare quanto il social sia entrato nella collettività di tutti i giorni.

Da quando Facebook, causa scandalo sul trattamento dei dati dei suoi iscritti, ha avuto una brusca flessione, potrebbe essere il turno di Twitter tornare in grande stile. Riuscirà Elon Musk ad attirare a se un bacino di utenza maggiore di quello odierno? Potrà un social datato come Twitter competere con l’immediatezza e la freschezza di Tik Tok attirando un’utenza giovane?

Mai come in in questa circostanza è il caso di dire “ai posteri l’ardua sentenza”

Andrea Pastore

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