Pubblicato nel 1949, 1984 è il romanzo più famoso di George Orwell. Considerato un“cult”, Le Monde lo posiziona al 22º posto della classifica dei 100 migliori libri mai scritti. La specificità del romanzo sta tutta nella comprensione profonda delle possibilità di manipolazione psicologica dello stato totalitario. Orwell ha presentato in modo così accurato processi mentali e strutture linguistiche funzionali all’irrazionalismo sociale totalitario, che 1984 è diventato anche una citazione d’obbligo nei manuali di psicologia sociale, e negli studi sulla comunicazione interpersonale.
Il romanzo
Il passato, viene cancellato, la cancellatura dimenticata e la menzogna diventa verità. Un’enorme redazione di esperti sta preparando la nuova edizione del “Dizionario della neolingua”
Nonostante in questa frase sembri racchiuso il nostro presente, quello di Orwell è un romanzo distopico che racconta un ipotetico mondo futuro ambientato nella Londra del 1984.Nel romanzo la società è dominata dal Grande Fratello, un misterioso personaggio che nessuno ha mai incontrato di persona e che tiene costantemente sotto controllo la vita dei cittadini mediante l’uso di speciali teleschermi. Grande Fratello è infallibile ed onnipotente. Nessuno lo ha mai visto, anche se egli è un volto sui manifesti, la voce dal teleschermo. Si può essere certi che non morirà mai. Il Grande Fratello è la forma con la quale il Partito ha deliberato di presentarsi al “mondo”.
In questo mondo in cui la libertà è stata del tutto abolita, il protagonista del romanzo, Winston Smith, decide di ribellarsi e inizia a scrivere un diario. E’ questo un gesto molto pericoloso, che, se scoperto, può portare all’arresto, alla tortura e alla soppressione. Pur appartenendo al Partito Esterno (organizzazione politica che collabora col Grande Fratello falsificando i documenti a favore del governo), Winston è deciso a fare di tutto per rovesciare la società indagando sul passato nella speranza di poter analizzare più chiaramente il suo nemico.
Durante le ricerche Winston troverà alcune persone che lo aiuteranno nel suo proposito. La prima è Julia, una ragazza giovane dall’aria risoluta, che, come Winston, lavora nel Partito Esterno. Julia è intelligente, costretta a fingere come Winston, intenzionata a ribellarsi al sistema che la opprime e che le ruba la libertà. Tra Julia e Winston nasce subito una storia d’amore fatta di incontri clandestini. Entrambi entreranno nella “Fratellanza”, l’associazione segreta che vuole distruggere il Grande Fratello; saranno contattati da O’Brien, che Winston ritiene essere uno dei membri di questa confraternita, ma che invece si rivelerà uno dei massimi dirigenti del regime.
Noi siamo impegnati in un gioco che non possiamo vincere
La narrazione mette in evidenza l’importanza del linguaggio come strumento usato dal partito per controllare la popolazione. Nella società del Grande Fratello si parla la “Neolingua”, linguaggio in cui tutto è ridotto all’essenziale, caratteristica che risalterà anche nella struttura stessa del libro e a cui sono state tolte tutte le parole che possono creare sentimenti rivoluzionari, pochè se viene abolita ogni parola che ricorda la libertà, nessuno potrà mai pensare a un concetto che le corrisponde, non avendo i mezzi per esprimerlo. “L’ignoranza è forza”.
La società totalitaria è riuscita a distruggere il passato modificando o distruggendo documenti e dati di fatto oggettivi. E’ riuscita in molti casi a eliminare anche la memoria stessa del passato disintegrando la coscienza individuale. Il problema della memoria ossessiona quindi il protagonista, che infatti, cessa di essere un oppositore del sistema solo quando cessa di credere al passato.
Ciò che colpisce nel libro e lascia interdetti, è la passività con cui i cittadini accettano come “verità”, qualcosa che sanno benissimo non essere vero. La passività con cui accettano l’esistenza di un ministero in cui gli impiegati hanno l’unico compito di cambiare quotidianamente i giornali e i libri di storia, per adeguarli alla situazione attuale e far apparire più eroico il Grande Fratello.
La menzogna diventa verità
Quando il passato viene cancellato, la menzogna diventa verità. Il libro ha un forte carattere antipolitico, pieno di odio per il tipo di governo che strumentalizza gli individui e che priva l’uomo della libertà di pensiero. Il Partito considera la fede come qualcosa di sospetto e pericoloso, preferisce il consenso meccanico della massa al fervore intellettuale o alla fede ardente. Orwell ha capito che l’orrore sociale non consiste nel predominio di macchine diaboliche, e neppure nell’invenzione di automi marziani, ma nelle condizioni inumane imposte agli uomini. Il partito mira al potere solo per se stesso, non ha solo creato un inganno perfetto, ma ha trovato un sistema per non cadere mai, trovare tutti i traditori e annientarli psicologicamente.
Oggi il mondo è più primitivo di quanto non fosse cinquant’anni fa
George Orwell volle mandare un messaggio di ammonimento contro l’indifferenza che tollera forze che tendono ad annullare la libertà e la dignità individuale. Se non si combattono le ingiustizie, si rischia di essere sopraffatti da persone senza scrupoli che, per mezzo di stratagemmi vari potrebbero togliere ogni diritto ai cittadini. Intende esprimere un monito contro gli abusi di potere e le sopraffazioni mentali compiute da certe ideologie, ricordandoci che lo Stato Bugiardo che in nome del bene comune prevarica l’individuo, si fa portatore di quelle ideologie che negli estremi si equivalgono; di quel comunismo e soprattutto di quel fascismo che proprio i più schiavi, i più ciechi, oggi, si pregiano di voler combattere.
Cristina Di Maggio
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