Il 2 ottobre, data di nascita del Mahatma Gandhi, l’ONU promuove la Giornata Internazionale della Non Violenza. Il fine è quello di promuovere e divulgare una cultura della pace, della tolleranza e della comprensione. Un principio, quello della non violenza, ereditato da Gandhi.

Giornata Internazionale della Non Violenza, l’eredità di Gandhi

Quello che sembrava un sogno irrealizzabile, prende concretezza il 2 ottobre 2007. Il 15 ottobre dello stesso anno, l’ONU ne promuoveva l’istituzione. Un’eredità, quella della non violenza, lasciataci dal grande Mahatma Gandhi, motivo per cui il 2 ottobre – giorno del suo compleanno – è stata scelta come Giornata Internazionale della Non Violenza. “La nonviolenza è la più grande forza a disposizione del genere umano. È più potente della più potente arma di distruzione che il genere umano possa concepire” – così affermava il Mahatma e sulla base di ciò continua tutt’oggi la lotta alla non violenza.

Una lotta, quella perseguita dall’ONU e da numerose altre organizzazioni non belligeranti, rivolta non solo al blocco delle armi letali. Si tratta di una lotta contro l’intervento “prepotente” dell’uomo, che possa quindi intaccare ad esempio il benessere vitale del pianeta; come anche la tutela del genere femminile e di tutte quelle realtà discriminate. Una giornata, questa del 2 ottobre, pertanto che celebra – e cerca di incarnare – la profonda vocazione del Mahatma Gandhi al fine di far sì che regni pace, armonia, speranza.

Annagrazia Marchionni

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