24h Le Mans 2019 | La Toyota #7 comanda le prove libere

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Di Redazione Metropolitan

Si sono da poco concluse le prove libere dell’ottantasettesima edizione della 24h di Le Mans. Non sono certamente mancate le sorprese e le conferme durante questo primo turno di prove.

24h Le Mans 2019 Prove Libere – Le prime quattro ore di prove si sono da poco concluse. Tutte le scuderie hanno provato principalmente a concentrarsi sul passo gara in un turno di quattro ore caratterizzato da pioggia e forte vento. Fin dall’inizio del turno di prove, la direzione gara ha dichiarato “pista umida”.

24h Le Mans 2019 Prove Libere – Prima parte

Le vetture sono tardate per la maggior parte ad uscire a causa di una pista molto umida. Le prime a far segnare i tempi cronometrati sono le LMGTE AM e le LMP1 con Toyota e Rebellion. Nella categoria regina ha cominciato molto forte Rebellion con Thomas Laurent alla guida della R13 #3 capace di prendere subito il comando. Poco dopo Toyota si è ripresa la leadership con la #8 con Nakajima alla guida. Nel frattempo, anche l’altra R13 con André Lotterer ha cominciato a costruire ottime prestazioni.

Rebellion Racing 24h Le Mans 2019 Prove Libere
Photo Credit: Rebellion Racing

Tuttavia, le prime emozioni arrivano dalla categoria LMGTE AM, in particolare con Satoshi Hoschino alla guida della Porsche 911 RSR #88 di Dempsey Proton Racing. Il giapponese ha commesso un errore in percorrenza delle curve Porsche, insabbiandosi e costringendo la direzione gara a chiamare la FCY.

Una lieve pioggia alla Mulsanne dopo poco più di un’ora ha causato molti errori nelle varie categorie, tra cui quello della Toyota TS050 #7 di Kobayashi e della Ferrari 488 GTE #57 con Takeshi Kimura alla guida. A causa delle condizioni metro abbastanza ibride ed incerte, le vetture non hanno girato intensamente.

Dempsey Proton Racing 99 24h Le Mans 2019 Prove Libere
La Porsche 911 RSR #99 di Tracy Krohn – Photo Credit: MPS Agency

Il secondo stint della Rebellion R13 è stato con André Lotterer, capace di ridurre il distacco da Fernando Alonso a soli 3 decimi, mostrando un’ottimo passo gara. La situazione cambia a 2h20 dal termine quando Gustavo Menezes piazza il miglior tempo sulla Rebellion R13 #3 poco prima della bandiera rossa.

La sessione è stata interrotta a 2h20 dalla fine per un brutto incidente della Porsche 911 RSR #99 di Dempsey Proton Racing. Tracy Krohn è andato contro le barriere sull’Hunaudieres distruggendo la propria vettura. Durante la lunga bandiera rossa si è abbattuto un forte acquazzone che ha reso la pista definitivamente full wet.

24h Le Mans 2019 Prove Libere
In attesa della ripresa del turno di prove – Photo Credit: FIA WEC

24h Le Mans 2019 Prove Libere – Seconda parte

Dopo quasi 50 minuti di bandiera rossa, la direzione gara espone la bandiera verde con 1h30 dal termine. La prime vetture ad entrare in pista sono l’Aston Martin #95 di Nicki Thiim e la #98 di Predo Lamy. La pista è completamente bagnata dall’acquazzone che si è abbattuto su Le Mans durante la bandiera rossa.

La maggior parte dei piloti preferiscono rimanere ai box ed aspettare un lieve miglioramento del meteo. Dopo un paio di giri, anche le due Toyota e le due Rebellion decidono di riparare ai box. Il tracciato migliora gradualmente grazie ad un timido sole, con un cielo che prova timidamente ad aprirsi.

Brutta botta sulla parte posteriore sinistra per Jordan King ad 1h20 dal termine con la Jackie Chan DC Racing #37 LMP2. Il pilota britannico è comunque riuscito a riparare ai box senza troppe difficoltà. La pista si asciuga gradualmente, con i tempi che gradualmente si avvicinano a quelli fatti registrare nelle prime fasi del turno di prove.

Ad un’ora esatta dal termine la Porsche 911 RSR #88 riprende la sua sessione con Matteo Cairoli dopo la lunga sosta per riparare i danni causati dall’uscita di Hoshino ad inizio sessione. A ruota riprende la via della pista anche la TDS Racing #28. A 40 minuti dal termine, Jonathan Bomarito con la Ford GT #67 si insabbia alla prima chicane.

Racing Team Nederland #29 24h Le Mans 2019 Prove Libere
La Dallara P217-Gibson #29 – Photo Credit: Racing Team Nederland

A 36 minuti dal termine la LMP2 del Racing Team Nederland #29 è andata in testacoda in uscita della prima chicane con Frits van Eerd alla guida. La direzione gara ha esposto la bandiera gialla per la posizione pericolosa della vettura. L’olandese 52 enne riesce con un po’ di fatica a ripartire facendo tornare la bandiera verde per l’ultima mezz’ora di prove.

24h Le Mans 2019 Prove Libere – L’ultima mezz’ora flat out

A poco meno di mezz’ora dalla conclusione i tempi cominciano ad abbassarsi davvero. Le Toyota cominciano ad abbassare fortemente i tempi con José Maria Lopez che si prende la seconda posizione momentanea a 23 minuti dal termine. L’argentino sigla un 3:20.355 che vale la seconda posizione, a 395 millesimi dalla Rebellion R13 #3 al comando.

Photo Credit: Toyota Gazoo Racing

Il tempo improvviso. A 20 minuti dal termine Stoffel Vandoorne si prende la vetta momentanea con la SMP Racing #11 in 3:19.931 per soli 29 millesimi. La classifica in ogni categoria è un continuo cambiamento con tutti i piloti in pista per trovare la prestazione. A sei minuti da termine viene esposta una bandiera gialla per un brutto incidente alla Mulsanne della LMP2 ARC Bratislava #39 con Miro Konopka alla guida.

Con soli due minuti rimanenti, Kamui Kobayashi guadagna la prima posizione sulla Toyota TS050 #7 in 3:18.091. Il giapponese infligge così un distacco molto pesante a tutti gli avversari, di circa 1.8 secondi.

24h Le Mans 2019 Prove Libere – Risultato finale

LMP1. Grandi segnali da parte di Rebellion che si mostra una seria pretendente alla vittoria finale. Le due Toyota TS050 rimangono le favorite, però le due R13 potrebbero dare filo da torcere alle vincitrici della scorsa edizione. Tuttavia, tra litiganti, è Kobayashi sulla #7 a piazzare la zampata finale davanti alla SMP Racing #11 di Stoffel Vandoorne.

Stoffel Vandoorne 24h Le Mans 2019
Stoffel Vandoorne nell’abitacolo della sua SMP Racing #11 – Photo Credit: SMP Racing

LMP2. Situazione abbastanza equilibrata in LMP2 con la IDEC Sport #48 che ha fatto segnare il miglior tempo di categoria in 3:28.363 precedendo la Dragonspeed #31 e la G-Drive Racing #26. Grandi difficoltà riscontrate dalla TDS Racing #28 che si è danneggiata in seguito ad un incidente di Matthieu Vaxivierre nelle primissime fasi del turno. Poco brillante anche Cetilar Racing che chiude in 15 esima posizione di categoria.

LMGTE Pro. Migliore prestazione della Porsche 911 RSR #92 in 3:52.149, davanti alla gemella #94 che chiude a 315 millesimi. Terza posizione in extremis per la Ferrari #71 in 3:52.743. Ottimo finale anche per l’altra vettura AF Corse che chiude in quinta posizione, a solo un decimo di ritardo dalla vettura gemella. Le due Ferrari sono separate dalla Ford GT #66.

Porsche #92 guida la classifica LMGTE Pro – Photo Credit: Porsche Motorsport

LMGTE Am. Turno di prove in chiaroscuro per Dempsey-Proton Racing. Grande soddisfazione per la prima posizione della Porsche 911 RSR #77, ma avere due vetture incidentate non può far molto sorridere. Il miglior tempo è stato siglato da Julien Andlauer, davanti alla Ferrari #54 Spirit of Race ed alla Aston Martin #98 con Pedro Lamy.

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