47 Ronin: la storia di 47 samurai senza padrone, che vendicano l’onore del loro signore, morto ingiustamente e privato di ogni dignità. Raccontata ed illustrata magistralmente da Richardson e l’edizione di ReNoir è uno spettacolo per gli occhi e l’anima.
La trama di 47 Ronin
La trama di 47 Ronin è oramai molto conosciuta, a causa di film, l’ultimo dei quali con Keanu Reeves, romanzi, musiche e storie che la richiamano. Chiunque in Giappone, o che abbia anche soltanto degli antenati giapponesi, ha sentito la storia dei 47 almeno una volta. Per chi ancora non la sapesse è la storia di un gruppo di samurai rimasti senza padrone, il nobile Asano, che vivono per vendicare il proprio signore. Asano Naganori era un nobile chiamato dallo Shogun a svolgere il consueto anno di servizio nella capitale. Il padrone, però, è disgustato dai costumi corrotti dai vizi e non è consapevole dell’etichetta da rispettare in una grande città.
Il maestro assegnato ad Asano è l’esempio perfetto della corruzione dei costumi, Kira è un uomo scorretto, avido di denaro e meschino, come la maggior parte degli uomini nella capitale. Disgustato dalla richiesta di una tangente da parte di Kira, che rifiuta di concedere, Asano capisce che il maestro si opporrà in ogni modo alla sua istruzione. La tensione tra i due culmina quando, di fronte agli uomini dello Shogun, Kira mente senza pudore e insulta Asano.
Il nobile cede alla rabbia ed estrae la spada, gesto illegale e gravissimo. La ferita inferta a Kira è solo superficiale, ma la sorte di Asano è ben più ingiusta. A causa del reato Asano viene condannato a morte per Seppeku, la morte per suicidio più onorevole per un samurai.
Quindi i 47 servitori più fedeli, dopo un anno di programmazione e attesa, compiono un sacrificio enorme per riportare onore al nome di Asano e alla sua famiglia. I 47 samurai uccidono il vecchio maestro e portano la sua testa sulla tomba di Asano come segno di enorme rispetto e di riscatto.
I 47 Ronin si consegnano poi alla giustizia consapevoli che ciò che hanno compiuto sia contro la legge ma soddisfatti per aver svolto il proprio compito. La memoria di Asano verrà quindi mantenuta, così come quella dei 47 coraggiosi samurai che si sono sacrificati per il loro padrone.
La recensione
La sola lettura di questo capolavoro è sufficiente per comprendere le fondamenta della cultura giapponese. Una terra il cui maggior valore è l’onore ed il rispetto. Le tavole di Stan Sakai, che si ispirano alle incisioni sul legno del Giappone del XVIII secolo, dimostrano come egli sia coinvolto nella storia, grazie anche alla stupenda scrittura di Mike Richardson che è capace di appassionare e commuovere con poche parole.
L’edizione curatissima della ReNoir le dona quasi un’aura di sacralità, rendendola un’opera che porta dentro di sé le tradizioni. Qui vivono gli usi e i costumi di una società perduta ma che ancora può trasmettere valori e messaggi carichi di significato ed attuali.
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