Rudolf Nureyev, étoile per eccellenza della storia della danza si spegneva il 6 gennaio del 1993

Rudolf Nureyev si spense il 6 gennaio 1993 dopo essere stato uno dei più grandi ballerini della storia. La causa fu una delle malattie considerate incurabili all’epoca: l’AIDS

Un’infanzia da Billy Elliot

Il ballerino nasce nel ’38 sul vagone di un treno della ferrovia Transiberiana in Russia. La sua famiglia affronta la povertà e le difficoltà della seconda guerra mondiale ma nonostante ciò egli ha la possibilità di assistere a diversi balletti e di capire, già nella prima infanzia, che la sua passione è la danza.

Rudolf Nuereyev, 6 gennaio - Photo credit: editstore.tv
Rudolf Nuereyev – Photo credit: editstore.tv

Così il Billy Elliott sovietico inizia a frequentare gruppi di danza popolare. In seguito egli giunge presso l’Accademia di danza Vaganova con sede presso il teatro Kirov nell’odierna San Pietroburgo. Qui il talento del ballerino non passa inosservato, nonostante un’età considerata piuttosto avanzata per essere ammessi in una tale accademia. Nureyev viene ammesso e si diploma con agilità pochi anni dopo, sotto la guida del coreografo Aleksander Puskin, con il titolo ufficiale di maestro di danza, entrando a far parte della compagnia del balletto del Kirov.

Un uccello in gabbia

Nonostante il successo che riscosse, Rudolf cominciava a sentire stretto il territorio sovietico, dal momento che durante gli anni del socialismo non era permesso ai cittadini di espatriare. Il ballerino aveva inizialmente ottenuto il raro privilegio di svolgere qualche tournée all’estero, in particolare a Parigi.

Rudolf Nureyev a Parigi, 6 gennaio - Photo credit: La Repubblica
Rudolf Nureyev a Parigi – Photo credit: La Repubblica

Il successo destato dalle performance parigine procurò diverse altre esibizioni anche a Londra e nuove amicizie occidentali. Proprio per questo il KGB, polizia di stato sovietica, temendo che il loro volto di rappresentanza non volesse più rientrare nell’URSS, gli comunicò che sarebbe dovuto tornare in patria per esibirsi al Cremlino. Dopo diverse vicissitudini Nureyev chiede asilo politico alla Francia, nonostante questo significava che non avrebbe più rivisto la madre, rimasta in Russia, per molti anni.

La carriera brillante

Nureyev esordì in tutta Europa e visse qui l’acme della sua carriera, durante la quale incontrò Erik Bruhn, uno dei più grandi ballerini della storia della danza, di cui si innamorò e a cui rimase legato fino alla sua morte per cancro nel 1986. Nureyev conobbe e lavorò con molte ballerine famose come Margot Fonteyn, Carla Fracci e Martha Graham. La sua collaborazione con l’ultima artista sconvolse e incantò il pubblico: un ballerino classico che esegue danza contemporanea e moderna non si era mai visto prima.

L'amore tra Nureyev e Bruhn 6 gennaio - Photo credit: VelvetMag
L’amore tra Nureyev e Bruhn – Photo credit: VelvetMag

Fu questo il passo che diede avvio a una rivoluzione nella storia della danza. Lo stile animalesco e sublime del ballerino si esprimeva a pieno in quell’arte che portava con sé una ventata innovativa. Anzi un uragano, quale Nureyev era sempre stato. Da quel momento tutti lo amarono.

La malattia e la morte il 6 gennaio

Nureyev si ammalò di Aids ma cercò di nasconderlo e continuò a ballare finché le sue condizioni divennero evidentemente gravi. L’ultimo balletto che coreografò all’Opéra di Parigi, dopo esserne stato nominato direttore, fu uno dei suoi più grandi successi e il pubblico lo acclamò e si commosse nel dargli l’ultimo saluto.

Nureyev negli anni '80 - Photo credit: pinterest
Nureyev negli anni ’80 – Photo credit: pinterest

Rudolf Nureyev si spense il 6 gennaio 1993 dopo essere stato uno dei più grandi ballerini della storia.

“You live as long as you dance”

Rudolf Nureyev

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