Siamo nel 1929, precisamente il 7 giugno, giorno in cui nasce lo Stato Città del Vaticano. Benito Mussolini e il Cardinale Pietro Gasparri, in rappresentanza del Pontefice Pio XI, l’11 febbraio firmano a palazzo di San Giovanni in Laterano, i famosi Patti Lateranensi.

I Patti Lateranensi e la nascita di Città del Vaticano

La necessità dei Patti Lateranensi si iniziano a sentire quando nel 1870, il nuovo Regno d’Italia riuscì a conquistare Roma, e renderla capitale. La presa di Roma, oltre a essere stata uno dei più grandi orgogli del Regno d’Italia, pone fine al potere temporale del Papa. Una prima regolamentazione ci fu nel 1871 con la cosiddetta Legge delle Guarentigie.

Con l’ avvento del fascismo, Papa Pio XI, per salvaguardare giuridicamente la libertà d’azione della Chiesa, decise di appoggiare il regime, firmando i famosi Patti Lateranensi. Inoltre, l’11 febbraio ricorreva il 71º anniversario della prima apparizione della Madonna di Lourdes, la scelta di firmare il concordato in quell’occasione fu simbolica.

Ufficializzazione dei Patti Lateranensi

I Patti Lateranensi consistevano i due documenti distinti, il primo il Concordato che definiva le relazioni civili e religiose in Italia tra la Chiesa e il Governo. Il Secondo, più importante chiamato il Trattato, che riconosceva l’indipendenza e la sovranità della Santa Sede e che fondava lo Stato della Città del Vaticano.

Dopo una consultazione durata mesi, il 7 giugno del 1929 alle dodici in punto, entrarono in vigore gli accordi. Nasce lo Stato della Città del Vaticano: il più piccolo stato indipendente del mondo, sia per numero di abitanti, sia per estensione territoriale. Ancora oggi ricordiamo questo evento a novantadue anni dalla firma dei Patti, e celebriamo lo per la sua importanza storico-artistica e culturale.

Federica Tocco

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