Donald Trump ha definito la crisi oppiacea  un’emergenza di salute pubblica. “In quanto americani, non possiamo permetterci di continuare, è tempo di liberare le nostre comunità dal flagello della tossicodipendenza”.

Trump, in un ampio discorso sull’epidemia oppiacea, ha invitato ad ideare ulteriori misure. Richiama cosi’ la necessita’ di un muro sul confine tra USA e Messico per ostacolare il traffico di droghe. “Il 90% dell’eroina in America proviene da sud del confine – dove costruiremo un muro che contribuirà notevolmente a ridurre tale problema”. Aggiunge inoltre “L’uso illegale di droga non è un crimine senza vittime”. Il presidente ha poi raccontato l’esperienza della lotta contro l’alcolismo di suo fratello maggiore Fred Trump Jr, mettendosi accanto famiglie delle vittime. 

La crisi in cifre

La crisi o epidemia dell’oppioide descrive il rapido aumento registrato in Nord America negli ultimi anni, nell’uso di tali farmaci. Questi rientrano nella categoria di antidolorifici moderatamente forti. La potenza di queste sostanze, nonostante il loro elevato rischio di dipendenza e sovradosaggio, li hanno resi incredibilmente famosi. A causa dei loro effetti sedativi possono causare insufficienza respiratoria e possibile morte. Secondo l’U.S. Drug Enforcement Administration, “le morti di overdose hanno raggiunto livelli epidemici”. Dal 1999, infatti, il numero di morti di overdose causato da oppiacei negli Stati Uniti è quadruplicato. Nel 2015, le morti di overdose annuali da eroina hanno superato le morti causate da incidenti automobilistici e armi da fuoco.

La risposta dell’amministrazione Trump

Trump, attraverso il suo Public Health Services Act, ha quindi dichiarato l’emergenza sanitaria a livello nazionale. La sua direttiva, non riferendosi al Stafford Disaster Relief and Emergency Assistance Act, non rilascia tuttavia ulteriori fondi per affrontare la crisi. Ha inoltre evitato il riferimento alla necessità di una rapida e costosa espansione del trattamento medico necessaria per affrontare l’epidemia. L’efficienza di tale risposta va sicuramente giudicata col tempo, ma per ora non sembrano esserci le migliori premesse per una buona riuscita.