Accadde Oggi! 8 novembre 1934, Luigi Pirandello viene insignito del premio Nobel per la letteratura con le seguenti motivazioni: “Per il suo coraggio e l’ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale”. “La vita o si vive o si scrive, io non l’ho mai vissuta, se non scrivendola” diceva lo scrittore siciliano. Una delle personalità più importanti della letteratura italiana del XX secolo. 87 anni fa il premio gli venne conferito non come un riconoscimento relativo ad una sua opera in particolare ma a tutta la sua produzione letteraria.

8 Novembre 1934, un Premio ricevuto senza discorso

8 novembre 1934, Luigi Pirandello riceve il Premio Nobel per la Letteratura. Il riconoscimento va allo scrittore siciliano soprattutto per il suo coraggio e per la sua ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale. Lo scrittore accetta il premio ma non proferisce parola e nella consueta intervista, si fa trovare curvo sulla macchina da scrivere intento a buttar giù: “Pagliacciate! Pagliacciate!“. Ovviamente un modo ironico di confrontarsi con la convenzione delle interviste. Molto probabilmente Pirandello evita il discorso per non dover fare riferimento agli avvenimenti politici del periodo, ed astenersi di conseguenza da qualsiasi commento.

Lo scrittore siciliano ottiene il suo massimo successo grazie al romanzo il Fu Mattia Pascal, con il quale attraversa definitivamente il periodo naturalista per approdare al romanzo psicologico e concentrarsi sulla crisi d’identità dell’io. Questo libro rappresenta molto bene il concetto di umorismo pirandelliano e infatti la vicenda, esilarante e malinconica insieme, ruota intorno alla figura dell’estraneo.

I massimi successi

Opere celebri sono senza ombra di dubbio i romanzi. “I vecchi e i giovani” (1913) e Uno, nessuno e centomila, edito con Bemporad nel 1924, Pirandello è stato anche uno dei drammaturghi di maggior rilievo nel corso del Novecento. Molte sue opere infatti vennero messe in scena anche in America. Tra i capolavori teatrali ci sono “Sei personaggi in cerca d’autore” (1921), “L’uomo dal fiore in Bocca” (1923) e “Il berretto a sonagli” (1925), commedia in due atti.

Lo scrittore cresce in un clima di forte disillusione per le aspettative disattese del Risorgimento, di cui i genitori erano stati sostenitori. Questo, come altri eventi della sua vita, influenzerà le sue opere e la sua visione del mondo. Pirandello scrive e mette in scena cose che mai prima erano state scritte e messe in scena e per questo il suo successo fu strepitoso, sia durante la sua vita che dopo la sua morte ed è per lo stesso motivo che, ancora oggi, è uno degli autori più letti e amati dal pubblico.

Ilaria Festa

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