Terrorismo – Migrante arrestato a Napoli

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Di Redazione Metropolitan

Arrestato a Napoli un migrante del Gambia. Avrebbe ricevuto l’ordine via Telegram di lanciarsi sulla folla.

Un migrante del Gambia, con visto provvisorio e in attesa di asilo politico, è stato arrestato all’uscita di una moschea a Licola, nel napoletano. L’uomo, Alagie Touray, 22 anni, secondo gli investigatori stava progettando un attentato. <<Lanciati con auto sulla folla>>, questo il messaggio via Telegram inviato dai vertici del Califfato. Il ragazzo, classe 1996, è stato arrestato dopo un’operazione congiunta dei Ros dei Carabinieri e della Digos, in seguito alla segnalazione da parte delle autorità spagnole. Il migrante avrebbe giurato fedeltà all‘Isis in un video da lui stesso registrato e avrebbe affermato di “essere in missione”.

Il migrante

Alagie Touray, 22 anni, originario del Gambia, era arrivato in Italia il 22 marzo 2017. Sbarcato a Messina assieme ad altri 638 migranti, tutti partiti dalla Libia, era in possesso di un foglio provvisorio di soggiorno in attesa che la richiesta di asilo politico venisse accettata. Il migrante risiedeva da circa un anno in una struttura alberghiera adibita a centro di accoglienza a Licola, nei pressi di Pozzuoli. La stessa struttura che fece da sfondo al video messaggio, registrato nella mensa del centro, in cui Alagie Touray giurava fedeltà alla Daesh. Il video, girato lo scorso 10 aprile, recitava: “Giuro di prestare fedeltà al Califfo dei musulmani Abu Bakr Al Quaraishi Al Baghdadi, nei momenti difficili e facili, nel mese di Rajab giorno 2 e Allah è testimone di quello che dico”. 

Le indagini

L’inchiesta è partita da una segnalazione dell’intelligence spagnola. Le autorità di Madrid avevano scoperto su Telegram il video del giuramento girato dal giovane. Dal suo telefonino il migrante aveva cancellato il filmato, che però è stato recuperato dagli esperti informatici.

Coordinata dalla Procura di Napoli, in concomitanza tra Digos, Ros, Polizia Penitenziaria e Guardia di Finanza, l’indagine ha permesso l’arresto del presunto terrorista.  Il ragazzo, confuso, ha spiegato agl’inquirenti che non intendeva dar corso alla richiesta arrivatagli attraverso Telegram. Ma tra gli elementi contro Touray sono state ritrovate chat in cui il ragazzo chiedeva ai suoi confratelli di “pregare per lui”, affermando di “essere in missione”.

Il capo della Polizia Gabrielli

“La cosa certa è che questo cittadino gambiano aveva registrato il giuramento di fedeltà al Califfato e che, normalmente, negli attentati che ci sono stati, il giuramento è l’attività prodromica alla commissione di delitti” – ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli – in Procura a Napoli dove si è tenuta la conferenza stampa riguardo l’accaduto.

“Non è stato sventato un attentato a Napoli o da un’altra parte. È stato individuato un soggetto che aveva fatto giuramento di fedeltà al califfato e che riteniamo altamente probabile potesse porsi in una condizione di dare seguito a quel giuramento. Ma tutto questo ad oggi non c’è” ha sottolineato Gabrielli specificando: “è la prima volta che si arriva a un giuramento prima della commissione di un attentato. In tutti gli altri episodi i giuramenti sono stati accertati in una fase postuma, questa volta abbiamo accertato il giuramento preventivamente”. 

Sono arrivati inoltre gli elogi del procuratore Melillo, che ha comunque invitato a non enfatizzare quanto avvenuto.

Concetto Nardacci