Barcellona, Inter, Tottenham e Psv. Questo il gruppo B della Champions League 2018/2019 sorteggiato a Montecarlo giovedì scorso. Storie di club illustri e certezze del momento a parte, cosa scoveremo in questa emozionante stagione europea?
Il gruppo B è sicuramente un girone di ferro per i nerazzurri che, dopo 7 anni di astinenza dal red carpet della Champions, avrebbero sperato in un ritorno sicuramente diverso. Sia perché colossi come il Barca di Leo Messi e il Tottenham dell’uragano Kane destabilizzano, sia perché mancavano solo i campioni d’Olanda alla lista della “festa” interista.
Società e tifosi si trovano divisi sulle probabilità di passaggio del girone, soprattutto dopo le deludenti uscite in campionato contro il Sassuolo in primis e i granata poi. Passando oltre la sconcertante sconfitta in Emilia, il match che più di tutti ha deluso è stato quello contro il Toro di Mazzarri: primo tempo stellare e Inter avanti 2-0, poi lo shock per il calo vistosissimo a livello fisico e mentale da parte della squadra che si è vista rimontare e quasi battere in casa.
La terza giornata contro il Bologna ha portato finalmente buone notizie dalle parti di Appiano Gentile, ma rimangono più dubbi che conferme. Le scelte di Spalletti, la scarsa forma fisica di alcuni componenti, il giro palla troppo elementare e addirittura la carenza di goal da parte di uomini chiave, Mauro Icardi su tutti, non sono d’aiuto.
I sostenitori intanto non possono permettersi di partire sconfitti e demoralizzati, con la prima dichiarazione a caldo del vicepresidente Javier Zanetti che ne è la testimonianza: ““Abbiamo pescato un girone complesso, conosciamo le difficoltà, ma noi siamo l’Inter e dobbiamo pensare positivo” – proseguendo ai microfoni di Sky Sport – ”Il Barcellona? Non è solo Messi, ha grandi giocatori e sono bravi nel possesso palla, ma noi prepareremo bene la partita per alzare il livello di qualità”.
Detto ciò, ecco una breve analisi della condizione attuale delle future sfidanti, con pro e contro di ogni squadra.
F.C. BARCELLONA
Reputato da molti il Dio del calcio: è Leo Messi – immagine fonte webMister Valverde è intenzionato a guidare i blaugrana alla riscossa della Champions League, cercando di oltrepassare lo scoglio dei quarti di finale nella propria carriera da allenatore. La formazione tipo che ha in mente è chiara: 4-3-3 con Ter Stegen a difesa dei pali; Piqué e Umtiti centrali di difesa con Jordi Alba e Sergi Roberto sulle rispettive fasce; centrocampo presidiato da Rakitic–Busquets–Coutinho; attacco col tridente Messi–Suarez e Dembelé.
Il loro percorso nella Liga spagnola è stato pressoché ottimo fin qui, con 3 risultati utili su 3 contro Alavés, Valladolid e Huesca che rispecchiano le numerose qualità dei catalani, ma anche la prova che siano il pericolo n.1 in Champions: buona solidità difensiva nonostante qualche goal subito, condizione atletica ottimale, marchio tikitaka sempre presente e la miriade di opzioni nel reparto d’attacco assicurano qualità ed efficacia.
Quando vanti di un duo terrificante come Messi-Suarez, contando anche sull’apporto di gente come Coutinho, Dembelé e il neo acquisto Malcom, tutto si fa più semplice. L’unico neo riscontrabile fin qui in ogni caso è la fascia destra, con Semedo e Sergi Roberto più indietro a livello qualitativo rispetto agli altri compagni.
TOTTENHAM H.F.C.
Mauricio Pochettino,un nome una garanzia: è la terza stagione in Champions League per gli Spurs che giungono ai gironi per il terzo anno di fila sotto la guida del mister argentino. A parte questo piccolo record, gli Spurs non vogliono perdere di vista alcun obiettivo stagionale, dando maggiore rilevanza al palcoscenico europeo, optando per un 4-3-3: l’inamovibile Lloris in porta; Trippier–Alderweireld–Vertonghen–Rose la linea difensiva; Dier assieme a Dembelé e Dele Alli a sostegno del reparto offensivo composto dall’ex Psg Lucas Moura, Harry Kane e Christian Eriksen.
Le prime 4 giornate di Premier League sono state la testimonianza di una partenza di fuoco, ma anche di un rallentamento imprevisto: i primi due turni contro Newcastle e Fullham hanno mostrato una squadra capace di soffrire e di controbattere nel migliore dei modi, elevandosi al top nel match contro i Red Devils, asfaltati 3-0 proprio ad Old Trafford. Dopo aver collezionato 9 punti però, arriva lo stop in trasferta contro il Watford che mette in luce il vero problema: la scarsa solidità difensiva degli inglesi, che faticano a mantenere un clean sheet regolare.
Nonostante ciò, il Totthenam comunque rimane una squadra fortissima sulla carta, che vanta di talenti incredibili in mezzo al campo quali il danese Eriksen e il giovanissimo Dele Alli, per non parlare del trascinatore Harry Kane e del neo acquisto Lucas Moura, nominato giocatore del mese pochi giorni fa. Certamente è la squadra con la quale l’Inter dovrà contendersi il secondo posto nel girone.
PSV Eindhoven
Il club olandese, dal passato glorioso per la Coppa dei Campioni conquistata, ha strappato il pass della qualificazione dopo la vittoria nei playoff contro il Bate Morisov, tornando nei gironi di Champions dopo 2 anni. Mark van Bommel, ex Milan, è l’allenatore del PSV e come da grande tradizione olandese schiera i suoi con il classico 4-3-3 con Zoet in porta; Dumfries, Schwaab, Viergever, Tasende in difesa; Rosario-Hendrix-Pereiro a centrocampo; Bergwijn-De Jong, Lozano nel tridente offensivo.
Un dato significativo di questa squadra è che fin dall’inizio della stagione 2018/2019 non ha subito nemmeno una sconfitta, ottenendo il massimo risultato possibile: abbattute Utrecht, Fortuna Sittard, Zwolle e Willem II, per non parlare della vittoria importantissima contro il Bate Morisov che li ha riportati nell’Europa che conta. Cosa aspettarsi da una squadra così continua?
Hirving Lozano è un nome da tener d’occhio, nonché la stella della squadra. Il messicano, dopo un buon Mondiale, e dopo un ottimo impatto nel calcio d’Europeo, è atteso per la sua definitiva consacrazione in maglia bianco rossa. Quel che spicca più di tutti però, è il tallone d’Achille degli olandesi: il centrocampo, visto che Rosario, Hendrix e Pereiro formano una cerniera non del tutto convincente, sicuramente di un tasso qualitativo inferiore rispetto a tutte le altre pretendenti al passaggio.
Yvonne Alessandro