Nel primo weekend Tailandese vediamo nuovamente il duello Ducati – Honda, con Marquez che strappa la vittoria all’ultima curva. Non mancano le Yamaha all’appello, con Vinales che chiude sul terzo gradino del podio dopo una partenza un po’ in sordina e Rossi che invece se lo lascia sfuggire per un soffio.
MotoGP Buriram 2018 – Quest’anno non c’è storia: il pilota col numero 93 porta a casa un’altra vittoria fondamentale, che lo allontana sempre più dagli altri in ottica campionato. Mentre Jorge Lorenzo si gusta il GP Tailandese sul divano, il suo compagno di squadra ingaggia una bagarre strategica e psicologica con il suo avversario spagnolo, ma è costretto a cedergli la vittoria all’ultima curva. Yamaha che finalmente danno segni di vita, ma che si perdono un po’ nel finale. Let’s analyze the race!
MotoGP Buriram 2018: che la gara abbia inizio!
Dopo una pole position passando per la Q1, Marc Marquez fa una bellissima partenza e si ritrova in testa alla fine del rettilineo, seguito da Rossi e Dovizioso.
La prima parte della gara non regala troppe sorprese, con una caduta di Nakagami a ventitrè giri dalla fine, con Valentino Rossi che prende la leadership della corsa e Dovizioso che passa Marquez.
In quella che sembra una gara di strategia, le posizioni si invertono nuovamente e Valentino lascia il passo a Dovizioso e Marquez. Nessuno spinge troppo, consapevole che non sarà facile allontanarsi dagli avversari: i piloti rimangono compatti, con una coda che vede all’inseguimento Crutchlow, Vinales, Pedrosa, Rins, Miller e Zarco.
MotoGP Buriram 2018: Dovizioso cambia ritmo
Quando mancano dieci giri alla fine della gara, il pilota italiano sembra essersi stufato di temporeggiare e comincia a spingere. Per lui e i diretti inseguitori i tempi scendono nell’ordine di 1.31.4 al giro e i primi tre sembrano staccarsi leggermente dal gruppo. Nel frattempo Maverick Vinales e Daniel Pedrosa si danno una scossa e superano Cal Crutchlow, in difficoltà. L’obiettivo è quello di recuperare il gap con i primi tre, ma proprio quando sembrano riuscirci, ecco la sorpresa.
Dani Pedrosa infatti scivola quando mancano solo otto giri dalla fine e vede sfumata la sua possibilità di salire sul podio. Un vero peccato, perchè il pilota spagnolo stava dimostrando di avere il ritmo giusto con la sua Honda.
MotoGP Buriram 2018: ultimi giri da paura!
Repetita iuvant: con Marquez e Dovizioso non ci si annoia mai! Il forlivese infatti, dopo qualche iniziale sorpasso con lo spagnolo, si mette in testa ed è intenzionato a rimanerci fino alla fine. Comincia quindi una bagarre all’ultimo sangue, mentre guardano da spettatori Vinales, pericolosamente vicino ai primi due e Rossi, un po’ più staccato.
Tra sorpassi e staccate all’ultimo respiro, i quattro campioni ci lasciano col fiato sospeso letteralmente fino all’ultima curva. Dovizioso infatti prova un affondo su Marquez, che gli restituisce pan per focaccia e taglia il traguardo in testa. Dietro, Rossi prova l’ultimo disperato attacco sul compagno di squadra, ma si deve accontentare di un quarto posto.
MotoGP Buriram 2018: l’analisi della gara
Ancora una volta, niente sembra riuscire a fermare Marc Marquez, che signori, ormai guarda i suoi avversari col binocolo. Complice il grande distacco nel Mondiale e il carattere aggressivo e coraggioso dello spagnolo, ancora una volta Marc ci prova fino alla fine. E vince. Sempre su Dovizioso. Una Honda che forse non è la moto migliore in pista ma che, tra le mani di Marquez (e anche di Pedrosa, prima della caduta) riesce a portare a casa sempre il meglio da ogni weekend.
E la Ducati? Amaro in bocca, sicuramente. Mentre Jorge Lorenzo guarda il GP dal divano a causa della caduta nelle libere di venerdì per un guasto alla moto, Andrea si deve accontentare di un secondo posto. Moto al top quindi, ma manca quel pizzico di sana pazzia in più per vincere le gare.
Discorso complesso per casa Yamaha: i due piloti infatti sembrano essere tornati competitivi, ma sarà stato solo per questo weekeend? Se da una parte Rossi rimane più vago sui miglioramenti della settimana, dall’altra Vinales parla di miglior bilanciamento della moto, e questo sembra giovargli in gara. Entrambi i piloti della casa di Iwata riescono a lottare per il podio fino alla fine, ma manca ancora qualcosa per rimanere in testa alla gara.
Sappiamo bene che questo potrebbe essere solo un episodio singolo di riacquistata velocità, in una stagione dalle tinte fosche, ma speriamo comunque che riescano a rimanere competitivi fino alla fine della stagione. Sicuramente, senza Rossi e Vinales, il Mondiale quest’anno ha perso due piloti in grado di regalare grandi emozioni e ci auguriamo ancora una volta che nel 2019 la Yamaha cambi marcia.
Prossima tappa, Motegi, il 21 Ottobre! Stay tuned: la stagione potrebbe già concludersi in Giappone!