La figura dello scienziato, come sappiamo tutti, è sempre esistita, o almeno esiste da diversi secoli a questa parte. La maggior parte di noi conosce sicuramente gli scienziati più famosi, come Galileo Galilei o Albert Einstein. A loro si devono scoperte importantissime come il telescopio e la teoria della relatività.
Esistono però altri scienziati, uomini e donne, un po’ meno “famosi” che hanno contribuito con le loro scoperte al progresso dell’umanità. Siete curiosi di sapere chi sono? Continuate a leggere e ve ne presenteremo alcuni!
Il primo è Ibn Al-Haytham, meglio conosciuto col nome di Alhazen, medico, filosofo, matematico, fisico e astronomo arabo. Viene considerato il precursore dell’ottica moderna. Studiando la luce e le sue proprietà, si accorse che essa si muoveva in linea retta. Proseguendo nei suoi studi sulle ombre e sull’uso delle lenti, creò la prima ‘camera oscura’. La sua analisi approfondita sul meccanismo di capovolgimento dell’immagine, che passando dentro un foro si ferma sul fondo della camera, ne portò alla realizzazione. Oggi è grazie a lui se, attraverso le macchine fotografiche e i proiettori, possiamo vedere il mondo in più prospettive e sotto un’altra luce.
Il secondo scienziato è James Clerk Maxwell, matematico e fisico scozzese, che elaborò la prima teoria moderna sull’elettromagnetismo. Le quattro ‘equazioni di Maxwell’ unificano le osservazioni e sperimentazioni precedenti e dimostrano che l’elettricità, il magnetismo e la luce sono manifestazioni dello stesso fenomeno: il campo elettromagnetico. Oggi è grazie a lui se possiamo usare ventilatori, asciugacapelli, rasoi elettrici, forni a microonde. Dai principali elettrodomestici fino ai più grandi generatori di energia elettrica, questi strumenti sono tutti applicazioni delle equazioni di Maxwell.
Poi ci sono tre scienziati: Isamu Akasaki, Hiroshi Amano, Shuji Nakamura. Sono i vincitori del nobel per la Fisica nel 2014 per la loro invenzione del LED a luce blu (diodo a emissione luminosa), che ha permesso di realizzare sistemi di illuminazione a basso consumo energetico. Combinati con altri tipi di LED, permettono di realizzare lampade e altri sistemi per illuminare che consumano pochissima energia elettrica e che durano anni.
Infine, chiude questa breve carrellata, una donna, Cecilia Payne-Gaposchkin, che ha scoperto – pensate un po’- di cosa è fatto il Sole! Cecilia era un’astrofisica anglo-statunitense che, attraverso lo studio e la comparazione di numerosi spettri stellari (cioè i fasci di luce provenienti dalle stelle analizzati nelle loro diverse lunghezze d’onda) scoprì che la componente principale del Sole e delle altre stelle non è il ferro, come erroneamente si pensava a quell’epoca, ma l’idrogeno. Le sue scoperte sulla composizione delle stelle, realizzate negli anni Venti del secolo scorso, sono state a lungo ignorate dai suoi colleghi astrofisici. Con i suoi studi riuscì a mettere in discussione le conoscenze della comunità scientifica del tempo e, come in altri casi, non fu facile per lei vedere riconosciuti i propri meriti.