L’oriente, luogo di origine degli agrumi, custodisce ancora frutti poco conosciuti a occidente… Scopriamo insieme gli agrumi esotici più strepitosi!
Quella degli agrumi è una famiglia di piante molto ricca. Nel corso dei secoli in occidente si sono diffusi principalmente limoni, mandarini e arance, ma nel resto del mondo si usano tante altre varietà. Ecco quali agrumi esotici dovete assolutamente ricordare.
Agrumi esotici n°1. Il kumquat
Detto anche mandarino cinese, per forma e dimensioni ricorda di più una oliva in realtà. La pianta può essere utilizzata anche come arbusto ornamentale, mentre il frutto trova in cucina numerosi impieghi. Si può utilizzare candito o sciroppato, o per creare salse agrodolci da abbinare a carne o pesce. Si usa anche per produrre liquori! La buccia stessa può essere già mangiata, molto aromatica e ricca di oli essenziali.
Numerose sono le proprietà nutrizionali ad esso attribuite. Tra queste vi è la regolarizzazione dell’attività intestinale e del suo benessere, rafforzamento del sistema immunitario e la protezione della pelle dall’invecchiamento e la funzione energizzante.
Agrumi esotici n°2. Il pomelo
Originario dell’Asia e della Malesia, conosciuto da più di 4000 anni, è considerato una delle 3 specie da cui derivano tutti gli agrumi. Il frutto può raggiungere i 30 cm di diametro e pesare fino a 10 kg. Ha una forma a pera, con una buccia spessa e un’abbondante presenza di albedo. In cucina si può usare come prodotto fresco, come ingrediente nelle macedonie o come candito. È conosciuto anche in Liguria (lo “Sciaddocco”) e in Sicilia.
Tra le principali virtù nutrizionali vi sono le proprietà tonificanti per il cuore, il rafforzamento della concentrazione e il miglioramento dell’umore. Inoltre, contiene acido folico, necessario in particolare per le donne in dolce attesa.
Agrumi esotici n°3. Il limone caviale
Originario della foresta pluviale australiana, ha una forma allungata che va dai 10 ai 17 centimetri. A differenza degli altri agrumi, la polpa è sotto forma di piccole palline, Proprio per questo è stato chiamato limone caviale! Infatti, le palline hanno un sapore acidulo particolare, che sembra un insieme di limone e pompelmo. Gli chef lo usano per esaltare pesce e crostacei o per aromatizzare dolci e cocktail.
Le palline sono ricche di vitamina C, vitamina B6, acido folico e potassio. Peraltro, non avendo parti fibrose, come invece i chicchi di melograno, si possono mangiare senza difficoltà.
agrumi esotici n°4. Lo yuzu
Originario della Cina centrale e del Tibet, fu introdotto con grande successo in Giappone e in Corea durante la dinastia Tang. I frutti più grandi possono avere un diametro di 10 cm, ma solitamente rimangono tra i 5,5 e i 7,5 cm. Estremamente versatile in cucina, trova sempre più apprezzamento anche in occidente.
Tra le diverse proprietà, lo yuzu aiuta a contrastare il mal di gola, i sintomi legati a malattie come il raffreddore. Infatti, contiene il doppio della vitamina C rispetto alle arance e una notevole quantità di polifenoli dall’azione antinfiammatoria. Per di più, in aroma-terapia si consiglia di spruzzare due-tre gocce di olio essenziale per ritrovare la concentrazione e la calma durante lo studio o la realizzazione di un progetto.
Agrumi esotici n°5. La combava
Originaria del sud-est asiatico, si è diffuso in particolare nel Madagascar, dove è entrato a far parte di piatti tipici. A causa della sua estrema acidità, non si consuma fresco, allora viene usata la polvere della buccia essiccata come insaporitore. Infatti, la combava racchiude aromi di citronella, coriandolo, zenzero. Oltretutto, si possono anche gustare le foglie nelle insalate e il succo del frutto trova impiego ad esempio in liquori a base di rum.
La combava presenta proprietà antiinfettive e antisettiche, aiuta a combattere stati d’ansia, stress, agitazione e insonnia. Inoltre, risulta essere anche un decongestionante per il fegato, assumendolo ad esempio come tisana.
Infine, n°6. La mano di Bhudda
Invece di svilupparsi in un frutto globoso, gli spicchi di questo agrume si prolungano separatamente, così gli orientali vi videro una mano, dedicata a Buddha. Infatti, Questo frutto è importante per i buddisti e in Cina è considerato un portafortuna. In realtà, si tratta di una varietà di cedro, con pochissima polpa ma buccia profumatissima, tanto che viene usato anche per profumare gli ambienti domestici.
Esso si può consumare crudo, come candito o come confettura. Oltre a ciò, per le sue proprietà, in Cina questo frutto viene spesso prescritto anche come tonico e stimolante per l’organismo.
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Fabio Scarnato