Al Caffeina Festival 2019 Marco Travaglio presenta il libro Perché No TAV, con dati e motivi che rendono quest’opera “inutile per l’Italia e l’Europa”.
Il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio è intervenuto al Caffeina Festival 2019 #iostocondonchisciotte, in programma dal 22 al 30 giugno, per presentare il libro Perché No TAV sulla mastodontica infrastruttura pubblica per “trasferire merci tra Torino e Lione a 300 km all’ora, che non hanno nessuna fretta di arrivare”.
Arguto e pungente, Travaglio, sollecitato dal giornalista Giorgio Renzetti, ha parlato davanti a un folto pubblico riunito nel cortile del Palazzo dei Priori a Viterbo.
Un’ opera urgentissima?
Secondo Travaglio, il TAV è diventato “una nuova religione fondata su un mistero sacro, indimostrabile, l’immacolata costruzione” e citando Maurizio Crozza, ci spiega come non sia stato ancora iniziato il tratto ferroviario Torino – Lione: “Un’opera urgentissima da 29 anni! Tanti ne sono passati da quando il governo di allora, presieduto da Andreotti, diede il via al progetto TAV”.
Perché No TAV è un libro scritto a più mani, dove ciascuno degli autori tratta questo annoso e attuale problema da diversi punti di vista e che vede coinvolti oggi i due partiti di governo, Movimento 5 Stelle e Lega, su posizioni contrapposte nonostante il contratto di governo.
Merci consegnate dai droni
Travaglio ripercorre le tappe politiche della vicenda, ma il suo contributo al libro riguarda principalmente l’indagine sulla funzione che hanno avuto i mass media “al servizio permanente di chi ha i soldi”. In principio la stampa mainstream lasciava spazio al dissenso e appoggiava il Popolo No TAV, una specie di nuova resistenza a difesa di tutto il territorio della Val di Susa.
“Un’infrastruttura che quando sarà ultimata, nel 2030, sarà inutile: Amazon consegnerà le merci con i droni. E ci costerà 13 miliardi di euro”. Denaro, secondo Travaglio che “potrebbe essere impiegato per lavori ben più necessari come la messa in sicurezza del territorio, la cablatura delle piccole città o per rimodernare le linee ferroviarie locali”.
A chiusura dell’evento alcuni commenti sulla moralità dei politici, sulle leggi che riguardano la libertà di stampa, sull’attuale situazione politica e sull’ipotesi di nuove elezioni che, secondo Travaglio “sono remote, nonostante l’affermazione della Lega alle elezioni europee e possono illudere qualcuno. Sappiamo che vincere queste elezioni porta sfiga come è già successo a Berlusconi nel 2009 e a Renzi nel 2014 che non hanno poi saputo replicare lo stesso consenso alle successive elezioni nazionali”.
Di Battista, politicamente scorretto
Sul libro di Alessandro Di Battista Politicamente scorretto (Ed. Paper First), la cui presentazione è prevista per il 28 giugno al Caffeina Festival, Travaglio accenna alle “critiche costruttive a Di Maio che non sono state interpretate come tali” e che hanno scatenato una lite tra i due esponenti del Movimento 5 Stelle.
Travaglio conclude, riferendosi alle elezioni anticipate e a un ipotetico governo a guida Salvini, citando il suo maestro Indro Montanelli: “Fischiate il baritono? Sentirete il tenore!”
Anche questo evento è stato trasmesso in diretta da Radio Radicale media partner di Caffeina, che segue la programmazione del Festival 2019.
La registrazione video della presentazione del libro è disponibile qui.
Perché No TAV (Ed. Paper First – 2019): ognuno degli autori di questo libro affronta un tema specifico per spiegare perché quel tratto di alta velocità conviene solo a pochi. Interventi di: Marco Travaglio con Erri De Luca, Marco Revelli, Tomaso Montanari, Luca Mercalli, Angelo Tartaglia, Livio Pepino, Alessandra Algostino, Claudio Giorno, Chiara Sasso, Luca Giunti, Gruppo di Lavoro sulla valutazione dei progetti.