La casa bianca lancia la proposta di una coalizione internazionale per garantire la sicurezza degli stretti mediorientali di Bab el-Mandeb e Hormuz, punti chiave del traffico marittimo internazionale.

Gli Stati Uniti sono al lavoro per proporre una coalizione militare internazionale finalizzata a garantire la sicurezza nelle acque a largo dell’Iran e dello Yemen.

Più precisamente gli sforzi si concentrerebbero in due punti chiave del traffico marittimo dell’area: lo stretto di Bab el-Mandeb che congiunge il Mar Rosso con il Golfo di Aden, al largo dello Yemen, e lo stretto di Hormuz, che divide l’Iran dalla Penisola arabica.

Le dichiarazioni di Joseph Dunford

È stato il Capo dello stato maggiore congiunto, Joseph Dunford, a fornire i dettagli dell’operazione. Le sue dichiarazioni sono giunte dopo le riunioni di ieri con Mark Esper, segretario della Difesa, e Mike Pompeo, Segretario di stato.

“Siamo in contatto con un certo numero di paesi per vedere se sia possibile mettere insieme una coalizione che assicuri la libertà di navigazione nello Stretto di Hormuz e di Bab el-Mandeb.”[…] “Probabilmente nelle prossime due settimane identificheremo quali nazioni hanno la volontà politica di sostenere l’iniziativa e, successivamente, lavoreremo direttamente con le forze armate per identificare le capacità specifiche che la supporteranno” Joseph Dunford

Usa coalizione internazionale
Il Capo dello stato maggiore congiunto, Joseph Dunford – Photo Credit: United States Department of Defense

Le modalità dell’operazione

Nell’ambito dell’operazione, gli Usa fornirebbero le navi ammiraglie delle flotte, coordinandone gli interventi. Le navi degli altri stati, invece, si occuperebbero del presidio delle acque limitrofe e del servizio di scorta dei propri mercantili.

La proposta degli Usa arriva a seguito delle ripetute minacce dell’Iran di chiudere lo stretto di Hormuz, attraverso il quale passa un quinto del traffico mondiale del greggio. Nei mesi passati era stato proprio il Presidente americano, Donald Trump, a imporre lo stop all’import del petrolio iraniano, nel tentativo di costringere l’Iran a rinegoziare l’accordo sul nucleare.

Tuttavia, sono stati i ripetuti attacchi alle petroliere, avvenuti nei mesi scorsi, a convincere la Casa Bianca della necessità di una coalizione internazionale. In particolare l’attacco del 13 giugno alle petroliere Kokuka Courageous e Front Altair.

Gli attacchi, infatti, hanno dato il via alla lunga escalation di tensioni tra Usa e Iran, che hanno portato all’abbattimento del drone Usa nello stretto di Hormuz ed al superamento del limite delle riserve di uranio a basso arricchimento da parte dell’Iran.

Crisi Usa-Iran Petroliere
Petroliera in fiamme nel Golfo di Oman il 13 giugno 2019 – Photo Credit: AP Photo/ISNA

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