L’ormai ex tecnico (momentaneamente) del Bologna ha chiarito, durante la conferenza stampa, i motivi che lo allontaneranno dalla società felsinea e dai campi di calcio. Ricostruiamo le ultime, travagliate, ore del serbo.

Sinisa Mihajlovic mette in ansia Bologna ma, più generalmente, tutto il mondo del calcio. L’allenatore serbo di 50 anni è stato costretto a lasciare, almeno per il momento, la panchina del club rossoblu per un’improvvisa malattia da curare subitaneamente. Gli esami clinici, svolti presso una struttura ospedaliera del capoluogo emiliano, hanno evidenziato la gravità della patologia e la successiva necessità di ricorrere ad una terapia d’urto che, purtroppo, terrà lontano dai campi il mister.

Un primo campanello d’allarme era arrivato dal ritiro dei bolognesi: Mihajlovic non sta partecipando alle sedute di allenamento di Castelrotto (Bolzano). Oggi, ii tecnico ha spiegato in conferenza stampa le motivazioni di questo traumatico stop dal suo Bologna che ha salvato, non più tardi di pochi mesi fa, da una Serie B annunciata subentrando a Filippo Inzaghi.

In Italia, il difensore serbo ha vestito le casacche di Roma, Sampdoria, Lazio ed Inter vincendo due scudetti, quattro volte la Coppa Italia, tre volte la Supercoppa italiana e una Coppa delle Coppe e Supercoppa UEFA con la i biancocelesti. In patria ha vinto tre campionati jugoslavi e con la Stella Rossa ha alzato la Champions League e la Coppa Intercontinentale nel 1991.

Dopo essersi ritirato dal calcio giocato, Mihajlovic è entrato a far parte dello staff tecnico di Mancini per poi sedersi sulle panchine di Bologna, Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan e Torino con una parentesi da CT alla guida della propria nazionale serba.

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Un giovane Mihajlovic festeggia la vittoria della Champions League

Mihajlovic: “Ho la leucemia ma vincerò la battaglia!”

Ecco le parole di Sinisa Mihajlovic durante la conferenza stampa: “Quando è arrivato Walter ero geloso perché tutte le attenzioni mediche erano per lui (ride, ndr). Ho chiesto riservatezza perché volevo essere io per primo a dare la notizia. Purtroppo non tutti hanno rispettato questo desiderio per vendere qualche copia in più. Purtroppo, o per fortuna, abbiamo fatto alcuni esami e abbiamo scoperto delle anomalie che non c’erano 4 mesi fa. Abbiamo detto che avevo la febbre e la cosa più difficile è stata convincere mia moglie che fosse vero. Ho la leucemia. Ho passato la notte a piangere e ancora adesso ho lacrime ma non sono di paura: io da martedì andrò in ospedale e non vedo l’ora di iniziare a lottare per guarire. Ho spiegato ai miei giocatori che lotterò per vincere come ho insegnato loro a fare sul campo. Questa sfida la vincerò, non ci sono dubbi”.

Walter Sabatini chiarisce la posizione del club: “Il mister ha deciso di incontrare la stampa e abbiamo accolto la sua richiesta. Qui ci siamo io e Di Vaio fisicamente ma idealmente c’è tutta la dirigenza insieme a noi. Sinisa ha in mano il Bologna e terrà in mano il Bologna fino alla scadenza del suo contratto. Qualunque cosa succeda nei prossimi giorni Mihajlovic resterà l’allenatore del Bologna”.

In bocca a lupo, Sinisa!

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