Giusto cinquanta anni fa il modulo di allunaggio di Apollo 11 portava Aldrin e Armstrong sul nostro satellite.
Il 20 luglio del lontano ’69 trovava compimento la più famosa, forse, delle missioni spaziali: l’allunaggio.
Armstrong, Collins e Aldrin, in un modulo di meno di 5 tonnellate (delle 45 circa complessive, comprendenti modulo, lanciatore e serbatoi con carburante) partito 4 giorni prima alla volta del satellite terrestre giungevano a destinazione.
Grandi imprese e complottismo
Certo, oggi non sono pochi a credere che questo sia stata la “madre di tutte le bufale”, e che l’intera missione sia stata girata ben dentro l’atmosfera terrestre, ad opera del regista Kubrick, ma troppe sono le evidenze per rimandare queste ridicole affermazioni al mittente.
Sulla luna mettono piede solo Armstrong, per poco più di due ore, ed Aldrin poco meno. Il “povero” Collins rimane in orbita lunare, per comandare il modulo che permise il rientro dei colleghi. Si può dire che “guardò la luna da un oblò” sebbene dubito che abbia avuto modo di annoiarsi un po’.
Questa missione è, ad oggi, tra le più evocative nel ambito della “conquista dello spazio”. Al punto che, 50 anni dopo, varie agenzie spaziali hanno in cantiere progetti per tornare sulla luna. L’ESA conta nei prossimi anni di portare varie sonde sulla luna per poter approfondire gli studi sul nostro satellite. Al contrario, la agenzia spaziale Cinese punta a far allunare un uomo nel prossimo decennio.
La frase, oramai celeberrima, con cui venne “inaugurata” la nuova fase
delle possibilità umane, dovrebbe essere tenuta come faro in ogni ambito
dello scibile umano!
« That’s one small step for [a] man, but [a] giant leap for mankind. »
Il mondo del fumetto e l’allunaggio
Ci sono molte curiosita’ legate a questo evento.
Ogni forma d’arte ha narrato le gesta di Altrin, Collins ed Armstrong, ma da buon debunker penso sia corretto soffermarsi su un fumetto, Martin Mystere, che ha trattato l’allunaggio proprio dal punto di vista complottista.
Nella storia “Cospirazione luna” (numero 295) il detective dell’impossibile si scontra con una agenzia governativa che cerca in ogni modo di cancellare l’allunaggio dagli annali. Lo scopo, ben distinto da quello che hanno oggi i complottisti negazionisti dello sbarco sulla luna, unisce la poesia della scoperta al pragmatismo della scienza.
Perche’ questo e’ stato lo sbarco sulla luna: l’ingegno umano che supera ogni possibile ostacolo e che, tanto pragmaticamente quanto poeticamente, permette di lasciare l’impronta di due uomini sul nostro satellite, il 20 luglio del 1969. L’ingegno umano che nuovamente si deve scontrare con l’oscurantismo.
Francesco Avanzi