Un tempo nobili del calcio italiano, oggi totalmente decadute: Palermo e Foggia ripartiranno dalla Serie D per tornare, si spera il prima possibile, nel calcio dei grandi. Ma andiamo a vedere più da vicino la situazione attuale delle due squadre.
Serie D, Palermo: nel giro di tre anni di nuovo in Serie A
Dalla Serie B alla possibilità di arrivare in Serie A, passando per la Serie C, poi di nuovo in Serie B e alla fine in Serie D. Sembrerebbe una storia assurda (forse lo è), fantastica, irreale, eppure è la vera storia vissuta dall’U.S. Città di Palermo negli ultimi 2/3 mesi.
Una storia che aveva visto la squadra rosanero chiudere la regular season di Serie B al terzo posto alle spalle di Brescia e Lecce, promosse direttamente in Serie A e che avrebbe potuto portare la squadra del capoluogo siciliano nella massima serie dopo due anni di assenza.
Ma così purtroppo non è stato. La grave situazione economico-finanziaria in cui la squadra versava hanno portato il Palermo dapprima alla retrocessione d’ufficio in Serie C, passando per la riammissione alla serie cadetta con 20 punti di penalizzazione, fino all’esclusione dal professionismo e quindi alla Serie D.
Una partecipazione Serie D che, sorvolando su alcuni particolari, sarà resa possibile grazie all’acquisizione del titolo del club rosanero da parte della società Hera Hora SRL degli imprenditori Daniele Mirri (palermitano DOC) e Antonino “Tony” Di Piazza, imprenditore immobiliare italo-americano.
La loro società è stata scelta dal sindaco di Palermo in persona, Leoluca Orlando che ha visto nella Hera Hora SRL una solida base da cui far ripartire il Palermo. Lo stesso di Di Piazza ha anche aggiunto che il progetto che lui e Mirri si apprestano ad attuare, mira a riportare le Aquile in Serie A nel giro di tre anni. Esattamente come fece il Parma tra il 2015 e il 2018.
Palermo, tra scetticismo, valorizzazione dei talenti locali e calcio femminile.
Un progetto, quello della Hera Hora, che mira inoltre a valorizzare non solo i talenti del territorio, ma anche e soprattutto il calcio femminile nella città. Pare infatti che sia stato già trovato un accordo con la Ludos, principale squadra femminile della città che vanta anche due partecipazioni in Serie A .
I tifosi, al momento, sono titubanti: il progetto è bello, piace, ma già in passato sono stati delusi, quindi seppur felici di vedere persone che si impegnano per il Palermo, nei loro cuori c’è sempre un alone di scetticismo che solo il lavoro serio e competente di chi di dovere potrà eliminare. Al tempo l’ardua sentenza.
Serie D, la situazione Foggia
Luoghi diversi, ma analoga situazione: anche il Foggia, come il Palermo sarà costretto a ripartire dai dilettanti. Dopo il terzultimo posto in Serie B nella stagione passata, i satanelli avrebbero dovuto disputare “tranquillamente” il campionato di Serie C l’anno prossimo.
Tuttavia, all’atto dell’iscrizione alla terza serie italiana, la società pugliese non ha rispettato i parametri finanziari richiesti e per questo, in data 4 luglio 2019, la CoVisoC l’ha esclusa definitivamente dalla manifestazione.
Un colpo tremendo per la città che, dopo due anni in Serie B, e quindi nel professionismo, si vede confinare nel dilettantismo, in un calcio che certo non le appartiene. Comunque sia, per quanto tragica e brutta possa essere ora la situazione in Capitanata, le basi su cui appoggiarsi per ripartire in futuro ci sono e sono rappresentate nientemeno che dalla figura dell’imprenditore cagliaritano Roberto Felleca, ex patron del Como.
Felleca e il suo nuovo FC Foggia Calcio 1920
La nuova società che avrà come comandante in capo Roberto Felleca si chiamerà FC Foggia Calcio 1920 e avrà lo scopo, nonché l’obbligo di riportare il sodalizio foggiano nel calcio che conta nel minor tempo possibile.
Sacrificio, impegno e dedizione alla base delle idee dell’imprenditore sardo che non ha fatto grandi promesse (cosa apprezzata da molti), ma ha solo reso trasparente quello che è il suo pensiero, ossia riportare Foggia e il Foggia nel professionismo del calcio italiano.
Da ex patron del Como, Felleca si è inoltre già assicurato le prestazioni di Anelli, Gentile e Dell’Agnello che, sotto la sua presidenza, molto bene hanno fatto in Lombardia. I tempi per allestire una squadra competitiva in vista del prossimo campionato sono brevi, ma la nuova società sembra intenzionata a muoversi subito e rapidamente per uscire il prima possibile dall’inferno del dilettantismo. Per la panchina si pensa a Bitetto, ex tecnico di Melfi e Audace Cerignola, ma anche Pochesci, ex Ternana, potrebbe essere una suggestione.