Il suo più grande sogno è quello di giocare a football e di riscrivere la storia, diventando un quarterback professionista in NFL.

Hodge ha solo quattordici anni e, fin dall’età di 3 anni, convive con due protesi al posto delle gambe.
Tutto questo a causa di una malattia, chiamata emimelia fibulare che costrinse i medici all’amputazione di entrambi gli arti.

Ma lui ama e sogna il football da sempre. Il suo idolo è Matthew Stafford, quarterback dei Lions.
È proprio insieme a quest’ultimo che è riuscito a realizzare uno dei sogni della sua vita: lanciare un touchdown al Ford Field.

Hodge si trovava lì per assistere all’allenamento del team di Detroit fino a quando l’allenatore del team, Matt Patricia, decide di dare un’opportunità al ragazzino.

Mi stavano accompagnando a bordo campo per vedere il riscaldamento dei quarterback e [Patricia, ndr] mi ha chiesto ‘Vuoi lanciare?’ ed io ho risposto di sì“, ha detto Hodge ai microfoni di ESPN.

Pochi istanti dopo, Hodge si ritrovò accanto al suo idolo ed effettuò un lancio preciso verso Marvin Jones.

Non era previsto“, ha dichiarato Jones. “Abbiamo sentito il coach dire ‘È un quarterback, deve lanciare‘”.

Hodge riesce a giocare a football, fin dall’età di 7 anni, grazie a delle protesi chiamate C-Leg, computerizzate e in grado di garantire la stabilità nei movimenti.
Non sono tanto veloce. O meglio, corro il massimo che posso permettermi“.
E quando gli hanno chiesto se fosse più veloce di Brady, ha risposto: “Un po’ più veloce“.

Hodge è diventato un punto di riferimento dopo aver vinto un premio ESPY. Molti genitori di ragazzi con problemi simili al suo lo hanno contattato per farsi dare dei consigli.

Non trattenerlo. Lasciagli fare quello che sogna di fare e non precludergli nulla“, ha dichiarato di aver detto ad una madre.
È un po’ quello che ha vissuto in prima persona dato che, come dichiarato dai suoi fratelli maggiori (anche loro giocatori di football), Hodge non è stato mai trattato diversamente dalla sua famiglia ed anzi sono stati proprio loro a spingerlo a giocare a football.

È stato fantastico“, ha dichiarato Stafford. “Sapere tutto quello che ha passato nella sua vita e vedere il suo entusiasmo e voglia di fare è davvero una fonte di ispirazione per noi“.

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Foto in copertina: Kirthmon F. Dozier/DETROIT FREE PRESS