Avvio shock per il Cittadella: due sconfitte e sette gol subiti nelle prime due giornate. Cosa sta succedendo ai veneti? Analizziamo la situazione in casa Granata.
Partenza in salita per il Cittadella
Un avvio da dimenticare. Due sconfitte e sette reti subite nelle prime due giornate del campionato di Serie B 2019/20. Il Cittadella sta vivendo decisamente un momento no. La squadra che solo tre mesi fa ha sfiorato la Serie A pare già un lontano ricordo. Cosa sta succedendo agli uomini di Roberto Venturato? Analizziamo la situazione dei Granata.
Una difesa da incubo: il Cittadella ha subito 7 gol in due partite
Lo scorso anno il Cittadella chiuse le prime due gare della stagione a reti inviolate. Quest’anno i gol subiti sono addirittura sette. Difesa rivedibile, con tanti errori individuali da matita rossa. Adorni non riesce a contenere l’offensiva degli avversari (sua la responsabilità sulla rete del vantaggio dello Spezia nella prima giornata). Esordio in maglia granata da dimenticare per Mora, arrivato in prestito dall’Atalanta. La goffa autorete di Ghiringhelli contro il Benevento sintetizza perfettamente il momento dei veneti. Urge fare subito qualcosa: dietro c’è da lavorare molto per dare solidità alla retroguardia. Così non si va da nessuna parte.
Cessioni pesanti
Capitolo mercato. Il Cittadella ha perso alcuni protagonisti della straordinaria cavalcata che ha portato i Granata a giocarsi la finale dei play-off a giugno. In particolare, il centrocampista Andrea Schenetti e l’attaccante Gabriele Moncini.
Il primo è un veterano del Cittadella. Infatti Schenetti ha vestito la maglia granata per 5 stagioni. Il 28enne cresciuto nelle giovanili del Milan ha collezionato in totale 151 presenze con i veneti e messo a segno 21 reti. Nella stagione passata è stato un punto fermo del gioco di Breda, totalizzando 32 presenze in totale (con 6 reti all’attivo). Dal 9 agosto approda a titolo definitivo alla neopromossa Virtus Entella.
Moncini arriva in maglia granata lo scorso gennaio dopo una prima metà di stagione giocata alla Spal. I restanti sei mesi sono da incorniciare: 15 reti in 22 presenze. 23 anni, originario di Pistoia, Gabriele Moncini è dotato di un ottimo fiuto del gol, grazie al quale conduce i Granata ai play-off. Al termine della stagione il giocatore fa ritorno a Ferrara. Un’assenza che già pesa, eccome. Panico e Vrioni hanno inciso ben poco: troppi errori commessi sotto porta. E infatti il Cittadella ha segnato una sola rete nelle prime due giornate. Insomma anche il reparto offensivo non sembra rendere quanto dovrebbe.
Poche certezze, ma una di queste si chiama Diaw
L’unica marcatura all’attivo del Cittadella in queste prime due uscite stagionali porta il nome di Davide Diaw. L’attaccante italo-senegalese sembra essere stato l’unico a crederci davvero e a metterci il cuore, anche se non è bastato. Lo scorso anno Diaw ha vestito la maglia della Virtus Entella nella prima parte della stagione, dopodichè è passato alla corte di Breda, firmando un contratto triennale. Nel semestre successivo il giocatore 27enne ha totalizzato 18 presenze e segnato 5 reti complessive (compresi i play-off, dove ha inciso maggiormente andando in gol per 3 volte). Senza dubbio una nota positiva per la squadra.
Ciò che manca, però, è un partner affidabile che affianchi Diaw nel reparto avanzato. Il Cittadella fatica non solo a difendere, ma anche a segnare. E se non si corre subito ai ripari si rischia di precipitare nel baratro.
Il Cittadella attende il Trapani al Tombolato
Se la sosta sarà stata una boccata di ossigeno per i veneti lo scopriremo a breve. Sabato al Tombolato arriva il Trapani di Francesco Baldini (fischio d’inizio previsto per le ore 15). Anche i siciliani sono inchiodati a zero punti come i Granata. Per gli uomini di Venturato si tratta di una sorta di esame di maturità: lo scontro non è propriamente proibitivo. Sarà necessario portare in cascina i primi 3 punti del campionato. Un eventuale risultato negativo sarebbe già qualcosa di più di un campanello d’allarme. La Serie A è stata mancata all’ultimo step lo scorso anno. Ma, ora come ora, la sensazione è che il Cittadella debba preoccuparsi soprattutto di mantenere la categoria. Giocando così i play-off sono un’utopia.
I precedenti: dalla promozione sfiorata alla retrocessione
Negli ultimi anni è già accaduto che una squadra abbia sfiorato la promozione in massima serie all’ultimo respiro, per poi essere puntualmente retrocessa in Lega Pro l’anno successivo.
Nella stagione 2015/16 il Trapani di Serse Cosmi disputa una stagione sublime, classificandosi terzo a quota 73 punti in classifica. I siciliani ebbero poi la peggio nel doppio confronto con il Pescara nella finale di post-season (2-0 in favore degli abruzzesi all’andata, 1-1 nella gara di ritorno). Nel campionato successivo, però, i Granata subiscono un netto calo che porta all’esonero di Cosmi, cui subentra Alessandro Calori a stagione in corso. Il nuovo avvicendamento in panchina non basta però al Trapani per evitare la retrocessione diretta (i play-out non vengono disputati poichè il distacco dalla Ternana quintultima è di 5 punti).
Un altro caso è quello del campionato 2017/18, quando il Palermo fu sconfitto nel doppio confronto nella finale dei play-off contro il Frosinone (che suscitò non poche polemiche). L’anno seguente i rosanero vengono retrocessi direttamente in Serie D, anche se ciò non è avvenuto sul campo bensì in seguito alle intricate vicende societarie che hanno visto loro malgrado protagonisti i siciliani.
Ora è ancora troppo presto per emettere sentenze, ma il Cittadella è chiamato a riprendere quanto prima il controllo della situazione. In una Serie B così competitiva perdere troppo terreno dalle altre squadre potrebbe rivelarsi già fatale.
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