Dopo un anno di forte tensione e sospetti, l’alleanza Italia-Francia pare essere stata ripristinata: l’incontro tra il premier Conte e il presidente Macron ha toccato numerosi temi, tra cui l’economia e la gestione dell’immigrazione
L’alba serena dopo una notte lunga e burrascosa: così appare il clima che l’alleanza Italia-Francia vivrà nell’immediato futuro. Il presidente francese Macron è arrivato in questi giorni a Roma per un incontro con il confermato premier Conte e il presidente della Repubblica Mattarella. Le questioni principali restano le scelte economiche e la gestione dell’immigrazione, ma le dichiarazioni delle due parti fanno trapelare un clima sereno, totalmente opposto a quello vissuto nell’ultimo anno.
Di certo il governo gialloverde, dalle dichiarazioni antieuropee di Salvini al sostegno di Di Maio ai gillet gialli, non sembrava propenso al dialogo costruttivo. L’affermazione di un governo più europeista ha certo contribuito ad un rilassamento dei toni, tanto che è stato Macron a venire a Roma.
La scelte economiche
Il primo grande tema riguarda le scelte economiche, sia sull’asse Italia-Francia sia su quello internazionale. La prima coinvolge potenziali alleanze industriali: l’autorità europea per la Concorrenza ha bloccato l’acquisto da parte di Fincantieri dei cantieri navali Chantiers de l’Athlantique, ma il rinnovo della Commissione potrebbe contribuire a sciogliere lo stallo. Altri due temi che certamente faranno parte dell’incontro sono la questione della TAV e la possibilie alleanza tra FIAT e Renault.
I rapporti internazionali e l’immigrazione
Italia-Francia è stata una partita di lunga durata anche sul versante libico: la prima ha sempre sostenuto il governo centrale, la seconda il generale Hafter. Ora entrambe punteranno presumibilmente ad una mediazione tra le due parti, e questo dovrebbe aiutare anche nella gestione del problema maggiore: l’immigrazione.
Sia Macron sia Conte hanno proposto un meccanismo automatico europeo di accoglienza. Quest’ultimo garantirebbe ai Paesi di primo sbarco (tra cui Italia e Malta) una presa in carico dei migranti da parte degli altri paesi. E se questi non accettassero di farne parte verrebbero penalizzati a livello finanziario. Sul rimpatrio dei non aventi diritto all’asilo è stato lo stesso Macron ad esprimersi:
“Dobbiamo poter difendere il diritto d’asilo, che fa parte spesso delle nostre Costituzioni, ma garantire anche che coloro che non hanno diritto all’asilo vengano rimpatriati il prima possibile nel loro Paese di origine. La volontà comune è di avere, a livello europeo, una maggiore cooperazione e una politica più efficace nelle riammissioni verso i paresi d’origine”
Insomma, le dichiarazioni fanno pensare al rinsaldamento dell’alleanza Italia-Francia: vedremo, augurandoci che accada, se i fatti daranno loro seguito.