Un’idea del tutto innovativa nel mondo degli smartphone: creare il primo Fair Trade Phone, ossia il primo telefonino che segue la logica del mercato equo e solidale.

Il Fair trade (in italiano commercio equo solidale) è una forma di produzione e vendita che ha come scopo principale quello di garantire sia al produttore che ai suoi dipendenti un guadagno giusto, assicurando la tutela del territorio, dei diritti dei lavoratori, delle loro paghe e condizioni di lavoro, minimizzando qualsiasi catena intermediaria tra produzione e vendita al cliente finale; un sistema appunto eticamente giusto che promuove lo sviluppo dei paesi meno industrializzati o in crescita, difendendo gli sforzi di aziende e lavoratori.

Il mercato equo solidale comprende ogni sorta di prodotto artigianale: dal caffè, al cioccolato passando per abiti e accessori, fino a pregiati oggetti di uso quotidiano, decorazioni e suppellettili. La Fairphone è andata oltre: da qualche anno infatti anche uno smartphone può essere equo e solidale.
Perché quindi non provare questo nuovo prodotto che ci ripagherebbe con la sua giusta causa?

La fondazione nasce in Olanda nel 2011 e due anni più tardi annuncia l’uscita del suo primo modello, in questi ultimi mesi, invece, ha visto la luce il Fairphone 2 che sarà tra poco disponibile anche in Italia, acquistabile tramite la catena Mediaworld, in attesa di nuovi accordi anche con le grandi compagnie telefoniche.

Fairphone 2 verrà creato utilizzando esclusivamente minerali non provenienti da miniere e siti di produzione posti sotto il controllo di forze armate irregolari, controllate dai signori della guerra in Congo o in Perù, contribuendo di fatto a non alimentare attività illecite e sfruttamento del lavoro, anche minorile.
Questo togliere “lavoro” però, a detta di qualcuno, rischia di lasciare i minatori senza un impiego, i quali poi, in mancanza d’altro, potrebbero arruolarsi proprio nelle milizie mercenarie, creando quindi un paradosso sociale.


Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del prodotto possiamo anticipare che il sistema operativo sarà quello di Android, poiché più accessibile, pratico da usare e da modificare per gli utenti più esperti in open source.
La parte Hardware, invece, è del tutto modulare: lo smartphone è creato da diverse parti assemblabili, smontabili pezzo per pezzo, caratteristica che garantisce personalizzazione e facilità di riparazione in caso di inconvenienti.
Il prezzo finale, data la politica del giusto mercato, è leggermente più alto degli altri dispositivi di uguale fascia: si parla di una cifra intorno ai 500€, non certo inaccessibile dato il valore di molti altri dispositivi in circolazione, ma volete mettere la soddisfazione d’aver fatto l’acquisto “giusto”?

MIRO PATERNO’

Sito ufficiale Fairphone