La Nazionale azzurra è chiamata a disputare la World Cup, competizione quadriennale che precede le Olimpiadi. L’Italia, che già possiede il pass per Tokyo 2020, si presenta a questa competizione con le seconde linee
Chiusa l’esperienza europea con l’eliminazione ai quarti di finale per mano della Francia (3-0), la Nazionale azzurra di Chicco Blengini è pronta per affrontare la World Cup che, come da tradizione si giocherà in Giappone. Quest’anno coincide casualmente con la sede dei Giochi Olimpici, in programma il prossimo agosto a Tokyo, ma il paese del sol levante è da ormai 12 edizioni consecutive la casa di questa competizione. Andiamo a vede nel dettaglio come funziona la World Cup e i convocati dell’Italia, da cui si evince l’obiettivo del tecnico.
La World Cup
La World Cup si giocherà in Giappone dall’1 ottobre al 16 ottobre 2019. Parteciperanno 12 nazionali, scelte in base ai ranking. Ci sarà il Giappone, paese ospitante, e a Polonia, campione del mondo in carica, avendo vinto i mondiali del 2018. Le altre 10 squadre sono le prime due classificate nei ranking continentali al primo gennaio 2019. Per questo, ci saranno Italia e Russia dall’Europa, Brasile e Argentina dal Sud America, Stati Uniti e Canada dal Nord America, Iran e Australia dall’Asia/Oceania e, infine, Egitto e Tunisia dall’Africa. Le squadre si affronteranno in un vero e proprio campionato, composto da 11 giornate, che si spalmeranno su tre città: Hiroshima, Fukuoka e Nagano.
I convocati di Blengini
Per leggere e capire le convocazioni di Gian Lorenzo Blengini c’è bisogno di fare qualche precisazione. Innanzitutto, l’Italia ha già raggiunto il pass per Tokyo 2020, e si presenta a questa competizione senza obiettivi imprescindibili da dover raggiungere. In secondo luogo, la World Cup terminerà il 16 ottobre, con gli azzurri che giocheranno il loro ultimo match il 15. Il campionato di Serie A1 maschile italiano inizierà nel weekend del 19-20 ottobre: far arrivare i giocatori dal Giappone, dopo un mese impegnativo tra Europeo e World Cup, a tre giorni dall’inizio del campionato, sarebbe stato inaccettabile da parte dei top club. E, infatti, la competizione è stata vittima di diverse critiche.
Un altro elemento da dover tenere in considerazione è sicuramente la mancanza di ricambi all’altezza dei titolari. Vero, per vincere le partite servono gli Zaytsev, i Juantorena, i Giannelli, ma per vincere e ben figurare in un torneo servono senza dubbio anche dei ricambi di livello. Questo probabilmente è uno degli aspetti che ha inciso maggiormente nei risultati deludenti dell’ultimo biennio azzurro. Per questo, Blengini sfrutterà questa occasione per far giocare le seconde linee, giocatori che raramente hanno potuto toccare il campo della Nazionale o che non lo hanno proprio mia visto. Andiamo a vedere nel dettaglio la lista:
Palleggiatori: Riccardo Sbertoli, Francesco Zoppellari.
Schiacciatori: Oleg Antonov, Oreste Cavuto, Dick Kooy, Daniele Lavia. Opposto: Gabriele Nelli, Giulio Pinali.
Centrali: Simone Anzani, Davide Candellaro, Matteo Piano, Roberto Russo.
Libero: Fabio Balaso, Nicola Pesaresi.
Come si evince da questi nomi, il tecnico azzurro in queste 11 partite avrà modo di provare tante formazioni diverse, sperimentare situazioni di gioco e testare il livello di alcuni giocatori in un grande palcoscenico. Gli unici nomi già noti, che hanno alle spalle competizioni internazionali sono Anzani, Piano, Antonov e Nelli. La speranza è che possa trovare pallavolisti interessanti da poter integrare ai big: avere una rosa più profonda e completa sarebbe un grande traguardo in vista di Tokyo 2020. Alle Olimpiadi non si può sbagliare: c’è ancora un anno per migliorare e crescere. Crediamoci, azzurri.