Il percorso della Viola di Vincenzo Montella sembra essersi definitivamente sbloccato dopo l’inizio complicato.
Una partenza al rallentatore quella della Fiorentina, ma ora tutta in risalita la corsa ai primi posti della classifica. Dalle sconfitte brucianti con il Napoli e il Genoa, ai pareggi con la Juventus e l’Atalanta, la Fiorentina si riprende, comincia l’ascesa nel campionato, con le vittorie su Sampdoria, il Milan e l’Udinese.
La partita del 6 ottobre
Nell’ultima partita, vittoria di misura, contro l’Udinese, la Fiorentina finalmente, ha mostrato di che pasta è fatta. I viola in campo sono riusciti a strappare la terza vittoria consecutiva contro una squadra difensiva. Il gol di Milenković al 27’ della ripresa fa gioire i tifosi, Montella sorride, i giocatori avvinghiano Nikola, una rete segnata con una elevazione magistrale, gran colpo di testa.
La partita inizialmente priva di emozioni si sblocca dopo la rete annullata di Nestorovski (il Var gli toglie il gol per l’assist con il braccio di Opoku), la Fiorentina ritrova la fiducia e spinge in avanti. Il giovane Castrovilli, tra i migliori in campo, da prova di una crescente sicurezza, di una propria vivacità di gioco con le sue verticalizzazioni e i tiri in porta, animando la partita. Il centrocampista rinnova il contratto dichiarando il suo amore per la Fiorentina: “Diventerò una bandiera Viola”.
La pagella della Fiorentina nella partita contro l’Udinese
Bartlomiej DRAGOWSKI 6,5: nell’unica volta in cui viene chiamato seriamente in causa, da Lasagna subito dopo la rete di Milenkovic, risponde da campione, compiendo una parata difficilissima in calcio d’angolo.
Nikola MILENKOVIC 7,5: ha l’inestimabile merito di aver forzato la serratura avversaria con un imperioso stacco in area di rigore. In difesa, come spesso gli accade, chiude ogni boccaporto diventando, partita dopo partita, un’autentica garanzia.
German PEZZELLA 7: molto bene al centro del reparto: chiude ogni boccaporto e non disdegna le scorribande offensive sui calci piazzati.
Martin CACERES 7,5: grinta grande intelligenza nelle chiusure, esperienza preziosissima per una squadra giovane come la Fiorentina. Quasi un “Ribéry” per il reparto difensivo.
Pol LIROLA 6: buona spinta lungo la destra, anche se oggi difetta un po’ di precisione che lo ha sempre contraddistinto in fase di cross.
Erick PULGAR 7: passano le settimane e, gara dopo gara, si rivela – oltre a Ribéry e il lancio di Castrovilli – l’acquisto più azzeccato della campagna estiva di Pradè. Suo l’assist ben calibrato per la testa di Milenkovic al minuto 72.
Milan BADELJ 6,5: ottima partita in fase di interdizione. Finisce le energie quasi a metà ripresa ed esce dalla partita facendo spazio a Benassi.
Gaetano CASTROVILLI 7: altra gara straordinari per il giovane centrocampista ex Cremonese. Mancini non lo convoca ancora ma questa sarà, presumibilmente, l’ultima volta. Tanto che il ct della Nazionale è giunto proprio in tribuna al “Franchi” per valutarlo con attenzione. E, infine, applaudirlo.
Dall’81’ Szymon Zurkowski: sv.
DALBERT 6,5: rapido e positivo sulla mancina. Bravo anche nei ripiegamenti.
Federico CHIESA 7: si sbatte tantissimo. Gli manca solo il gol, che solo un grandissimo Musso gli nega al 54′.
Franck RIBERY 7: alla quinta partita consecutiva da titolare: non gli succedeva dal 2014. In forma smagliante, si conferma il motorino offensivo della Fiorentina. Il pubblico viola, giustamente, gli tributa la standing ovation.
Dall’86’ Rachid Ghezzal: sv.
Mister Vincenzo MONTELLA 7: queste sono le partite più difficili da vincere in Serie A. Non è facile, infatti, affrontare e scardinare le formazioni che, come l’Udinese, giocano corte chiudendo ogni spazio potenzialmente disponibile. Terzo successo consecutivo: la sua Fiorentina non si ferma più.
Il progetto Fiorentina si sta attuando
Con quest’ultima vittoria la Fiorentina conferma le buone scelte date dal progetto iniziale di formare una squadra nuova e vitale con giocatori di esperienza a coadiuvare i più giovani. Una squadra che riaccende l’entusiasmo del popolo che trova un nuovo idolo in Ribery, trascinatore del giovane team viola.
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