Ethan Coen, regista e sceneggiatore, arriva alla quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. E’ il primo degli Incontri Ravvicinati.

Ethan Coen inaugura ufficialmente la sezione degli Incontri Ravvicinati moderato dal direttore artistico della Festa Antonio Monda. Nel corso di questo colloquio ha voluto imprimere una svolta folle e surreale al format e ha affrontare il tema delle trasformazioni chirurgiche nel mondo cinema. Il regista statunitense, ripercorrendo la sua vita professionale di 30 anni, ha mostrato le sequenze di alcuni film: Jim lo sfregiato (1948), Audition di Takashi Miike del 1999, Seconds di John Frankenheimer (1966), Un medico, un uomo (The Doctor, 1991) con William Hurt, il più recente Corpi da reato (2013) di Paul Feig, con Sandra Bullock e Melissa McCarthy. Infine due film diretti insieme al fratello, ovvero L’uomo che non c’era e Prima ti sposo, poi ti rovino, rispettivamente del 2001 e del 2003.

Inoltre Coen parla del cinema americano di oggi (“Sono film grafici fatti in modo stupido”) soprattutto riguardo ai cinecomic ai film degli studios in generale. Aggiunge anche che è in tutto e per tutto d’accordo con le dichiarazioni di Martin Scorsese sulla Marvel che tante polemiche hanno suscitato.

Tra i dettagli emersi dall’Incontro anche un progetto, curiosissimo e abortito, che i fratelli Coen avrebbero dovuto dirigere anni fa, dal titolo Verso il mare bianco. “Era ambientato a Tokyo durante la Seconda Guerra Mondiale e doveva essere un film quasi totalmente muto – ha raccontato Ethan – Avevamo scritturato Brad Pitt ma non riusciti a farlo, pur avendoci lavorato molto in pre-produzione. Fu un vero peccato. Era basato su un romanzo di James Dickie e parlava della storia di un uomo prima che un aereo B-52 che si abbattesse sulla capitale del Giappone. Avendo come protagonista un personaggio americano in Giappone quest’individuo nel copione non parlava quasi con nessuno, ma poi finiva in prigione. Forse è anche per queste ragioni che non siamo riusciti a realizzarlo!».